GENOVA (ITALPRESS) – La Juventus passa anche a Marassi, consolida il quarto posto e lancia un altro segnale alle prime tre della classe per la corsa allo scudetto con il 3-1 alla Sampdoria. I blucerchiati impattano con personalità il match, in controtendenza rispetto al dato che vede quattro degli ultimi sette gol incassati nel primo quarto d’ora, ma la Juventus colpisce al 23′ in ripartenza. Cuadrado scappa sulla destra e serve in mezzo un pallone velenoso, che Yoshida mette alle spalle di Falcone nel disperato tentativo di anticipare Kean. L’attaccante azzurro non segna ma – sotto gli occhi del ct Mancini – è fondamentale anche una decina di minuti più tardi, con l’azione personale con la quale si procura il rigore fischiato da Valeri per l’intervento di Colley. Sul dischetto si presenta Morata, che spiazza il portiere della Samp e raccoglie gli applausi di Vlahovic, preservato per oltre un’ora in vista del ritorno degli ottavi di Champions. Nella ripresa la Juventus può permettersi di scandire i ritmi col palleggio, addormentando la partita e non forzando la giocata mentre la Sampdoria fa fatica a rendersi pericolosa dalle parti di Szczesny. Giampaolo gioca la carta Sabiri ma è Caputo a sfiorare un gran gol al 65′ sugli sviluppi di un corner, Allegri risponde con Vlahovic per Kean. Ultima mezz’ora di gioco anche per Giovinco, ex bianconero, e Samp che prova ad alzare il ritmo. Rabiot regala un rigore ai padroni di casa, Szczesny si supera al 74′ su Candreva ma dopo dieci minuti viene beffato dalla punizione di Sabiri deviata da Morata. Lo stesso spagnolo, però, si fa perdonare siglando la rete del definitivo 3-1 all’88’ sul cross di Locatelli.
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