ROMA (ITALPRESS) – “La sicurezza è un fattore fondamentale e strategico perchè incide sulla crescita del Paese”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, intervenuta all’evento annuale 2021 del Pon Legalità 2014-2020 sul tema “La sfida italiana ed europea per la crescita sociale ed economica del Paese”, organizzato online con il Corriere della Sera.
Questo è vero – ha aggiunto – tanto più in un periodo segnato dalla crisi globale causata dalla pandemia da Covid-19, che ha messo in evidenza la “grande capacità delle organizzazioni criminali di adattarsi alle nuove situazioni” e infiltrare il tessuto economico-sociale, ad esempio ponendosi come un welfare alternativo a quello legale presso le famiglie e le imprese in difficoltà. Da questo punto di vista c’è la preoccupazione che i fondi dal Recovery fund siano nelle mire delle mafie, ha osservato il ministro, ricordando che si sta “lavorando intensamente” su questo fronte, come dimostrano le 700 interdittive antimafia adottate dai prefetti nei soli primi 5 mesi del 2021, e l’aumento di questi provvedimenti dai circa 1.500 del 2019 agli oltre 2.200 del 2020″. In questo quadro il ministro dell’Interno ha sottolineato “l’urgenza che i ristori arrivino immediatamente”, fermo restando i controlli di legalità con la possibilità – all’esito degli accertamenti – di intervenire per recuperare le somme, ha ricordato la titolare del Viminale citando i protocolli sottoscritti in questo senso con Sace e Agenzia delle Entrate”.
(ITALPRESS).
Questo è vero – ha aggiunto – tanto più in un periodo segnato dalla crisi globale causata dalla pandemia da Covid-19, che ha messo in evidenza la “grande capacità delle organizzazioni criminali di adattarsi alle nuove situazioni” e infiltrare il tessuto economico-sociale, ad esempio ponendosi come un welfare alternativo a quello legale presso le famiglie e le imprese in difficoltà. Da questo punto di vista c’è la preoccupazione che i fondi dal Recovery fund siano nelle mire delle mafie, ha osservato il ministro, ricordando che si sta “lavorando intensamente” su questo fronte, come dimostrano le 700 interdittive antimafia adottate dai prefetti nei soli primi 5 mesi del 2021, e l’aumento di questi provvedimenti dai circa 1.500 del 2019 agli oltre 2.200 del 2020″. In questo quadro il ministro dell’Interno ha sottolineato “l’urgenza che i ristori arrivino immediatamente”, fermo restando i controlli di legalità con la possibilità – all’esito degli accertamenti – di intervenire per recuperare le somme, ha ricordato la titolare del Viminale citando i protocolli sottoscritti in questo senso con Sace e Agenzia delle Entrate”.
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