ROMA (ITALPRESS) – Aiutare in modo ancora più efficace i pazienti e i dermatologi nel trattamento della psoriasi, una malattia infiammatoria cronica che colpisce solo in Italia circa 2,5 milioni di persone. E’ questo l’obiettivo di LEO Pharma Italia, che ha promosso una riorganizzazione aziendale per consolidare in un’unica Business Unita dedicata alla psoriasi le competenze e le risorse, così da garantire una maggiore sinergia e offrire nuovi strumenti e servizi.
“Migliorare concretamente la qualità della vita dei pazienti affetti da psoriasi è possibile ma occorre agire su più fronti: oltre a sviluppare terapie innovative sempre più efficaci e fare in modo che arrivino a chi ne ha bisogno, è fondamentale promuovere l’informazione sulla patologia per rendere i pazienti più consapevoli, così come supportarli in ogni fase della malattia. Siamo convinti che la nostra nuova Business Unit dedicata esclusivamente alla psoriasi ci aiuterà a essere sempre più utili sia alla comunità medica e scientifica sia a quella dei pazienti, consentendoci di raggiungere risultati ancora migliori”, spiega Paolo Pozzolini, VP&General Manager LEO Pharma Italia& EUAN.
La costituzione della nuova Business Unit Psoriasi rappresenta un passo ulteriore da parte dell’azienda nella cura di questa malattia: “Questa scelta è innanzitutto il risultato coerente del nostro lungo impegno per il trattamento della psoriasi, che ci ha consentito di sviluppare un solido know-how e di mettere a disposizione soluzioni terapeutiche innovative, altamente efficaci, per trattare la patologia a 360 gradi in tutti i livelli di severità, dalle forme lievi a quelle severe. Desideriamo, quindi, essere un vero e proprio punto di riferimento per la classe medica e per i pazienti”, spiega Claudio Berti, Business Unit Director Psoriasi di LEO Pharma Italia.
Fondata nel 1908, LEO Pharma è impegnata nel settore della dermatologia a livello globale per migliorare la vita dei pazienti affetti da malattie della pelle quali psoriasi, con tutti i gradi di severità, dermatite atopica, acne e infezioni cutanee, e ha sviluppato un’elevata competenza non solo sul fronte dei farmaci innovativi introdotti e aggiornati costantemente, ma anche rispetto alle necessità dei pazienti, all’impatto delle malattie e al supporto necessario. Per questa ragione, sostiene campagne di disease awareness e di patient empowerment, in collaborazione con società scientifiche e associazioni dei pazienti.
In particolare, la psoriasi è una patologia infiammatoria cronica che si manifesta principalmente con la comparsa di fastidiose chiazze (placche) rilevate, arrossate e ricoperte di squame su diversi distretti corporei, quali cuoio capelluto, gomiti e ginocchia. Si può presentare con varie forme di gravità, ma a prescindere dal grado di severità, la psoriasi esercita un impatto molto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono e può incidere in modo negativo nell’ambito lavorativo, sociale e familiare: chi convive con la psoriasi, infatti, si sente spesso a disagio sia per la visibilità delle lesioni sia per il prurito e i dolori che queste provocano.
LEO Pharma è attiva nel trattamento della psoriasi da oltre 30 anni, dal lancio nel 1991 del principio attivo per uso topico calcipotriolo (vitamina D), e ha perseguito una costante innovazione terapeutica, arricchendo il know-how e introducendo importanti miglioramenti. Nel 2001 ha stabilito un cambio di passo con il lancio del trattamento topico con una formulazione in gel che ha consentito la combinazione (fino ad allora impossibile) di calcipotriolo e betametasone dipropionato, molto efficaci nel trattamento della patologia.
Arrivata in Italia nel 2012, l’azienda nel 2018 ha introdotto una nuova terapia topica per il trattamento della psoriasi lieve e moderata: la combinazione di calcipotriolo e betametasone attraverso una innovativa formulazione in schiuma spray, capace di favorire l’aderenza alla terapia grazie alla più rapida e maggiore penetrazione dei principi attivi nella cute; un cambiamento “epocale” rispetto ai trattamenti topici disponibili fino a quel momento, caratterizzati dalla texture pesante e dalla lentezza del meccanismo d’azione.
“Grazie alla nuova formulazione i pazienti possono avvalersi di un prodotto che non unge, gradevole e assai ben tollerato, in grado di far scomparire in tempi brevi le lesioni e migliorare notevolmente la qualità della vita”, si legge in una nota.
Per la psoriasi moderata-grave poi, ad aprile 2019, è stata approvata da AIFA la rimborsabilità per brodalumab, il primo farmaco biologico di LEO Pharma, che offre l’opportunità di ottenere e mantenere nel tempo una cute completamente libera da lesioni. Brodalumab è un anticorpo monoclonale, il primo e unico trattamento biologico per la psoriasi che ha come bersaglio il recettore dell’interleuchina-17 (IL-17RA), le cui evidenze indicano una risposta rapida e duratura oltre che livelli elevati di cute libera da lesioni e miglioramento della qualità della vita.
“Questi risultati sono stati possibili grazie al forte impegno dell’azienda nella ricerca scientifica per lo sviluppo di nuove molecole, con una divisione interna di Ricerca & Sviluppo cui LEO Pharma dedica ben il 23% del proprio fatturato annuo, dove lavorano 700 ricercatori. Inoltre, è costante la collaborazione con oltre 400 centri accademici di ricerca e con ricercatori impegnati a livello mondiale nella lotta alle malattie della pelle – prosegue la nota -. La vicinanza e il supporto ai pazienti è altrettanto importante per LEO Pharma, che nel nostro Paese ha realizzato alcuni portali online ricchi di informazioni utili per i pazienti come PsoPeople.it e supporta campagne di patient awareness e per l’aderenza terapeutica, come quella realizzata nel 2021 insieme all’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO) Buongiorno Pelle. Non solo, durante la pandemia ha promosso la campagna di supporto psicologico a distanza DermatologicaMente, che prevedeva un servizio psicologico gratuito dedicato ai pazienti affetti da malattie dermatologiche croniche, e un servizio di consegna gratuita a domicilio ai pazienti del farmaco biologico per il trattamento della psoriasi, così da favorire l’aderenza terapeutica nonostante il lockdown”.
(ITALPRESS).
“Migliorare concretamente la qualità della vita dei pazienti affetti da psoriasi è possibile ma occorre agire su più fronti: oltre a sviluppare terapie innovative sempre più efficaci e fare in modo che arrivino a chi ne ha bisogno, è fondamentale promuovere l’informazione sulla patologia per rendere i pazienti più consapevoli, così come supportarli in ogni fase della malattia. Siamo convinti che la nostra nuova Business Unit dedicata esclusivamente alla psoriasi ci aiuterà a essere sempre più utili sia alla comunità medica e scientifica sia a quella dei pazienti, consentendoci di raggiungere risultati ancora migliori”, spiega Paolo Pozzolini, VP&General Manager LEO Pharma Italia& EUAN.
La costituzione della nuova Business Unit Psoriasi rappresenta un passo ulteriore da parte dell’azienda nella cura di questa malattia: “Questa scelta è innanzitutto il risultato coerente del nostro lungo impegno per il trattamento della psoriasi, che ci ha consentito di sviluppare un solido know-how e di mettere a disposizione soluzioni terapeutiche innovative, altamente efficaci, per trattare la patologia a 360 gradi in tutti i livelli di severità, dalle forme lievi a quelle severe. Desideriamo, quindi, essere un vero e proprio punto di riferimento per la classe medica e per i pazienti”, spiega Claudio Berti, Business Unit Director Psoriasi di LEO Pharma Italia.
Fondata nel 1908, LEO Pharma è impegnata nel settore della dermatologia a livello globale per migliorare la vita dei pazienti affetti da malattie della pelle quali psoriasi, con tutti i gradi di severità, dermatite atopica, acne e infezioni cutanee, e ha sviluppato un’elevata competenza non solo sul fronte dei farmaci innovativi introdotti e aggiornati costantemente, ma anche rispetto alle necessità dei pazienti, all’impatto delle malattie e al supporto necessario. Per questa ragione, sostiene campagne di disease awareness e di patient empowerment, in collaborazione con società scientifiche e associazioni dei pazienti.
In particolare, la psoriasi è una patologia infiammatoria cronica che si manifesta principalmente con la comparsa di fastidiose chiazze (placche) rilevate, arrossate e ricoperte di squame su diversi distretti corporei, quali cuoio capelluto, gomiti e ginocchia. Si può presentare con varie forme di gravità, ma a prescindere dal grado di severità, la psoriasi esercita un impatto molto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono e può incidere in modo negativo nell’ambito lavorativo, sociale e familiare: chi convive con la psoriasi, infatti, si sente spesso a disagio sia per la visibilità delle lesioni sia per il prurito e i dolori che queste provocano.
LEO Pharma è attiva nel trattamento della psoriasi da oltre 30 anni, dal lancio nel 1991 del principio attivo per uso topico calcipotriolo (vitamina D), e ha perseguito una costante innovazione terapeutica, arricchendo il know-how e introducendo importanti miglioramenti. Nel 2001 ha stabilito un cambio di passo con il lancio del trattamento topico con una formulazione in gel che ha consentito la combinazione (fino ad allora impossibile) di calcipotriolo e betametasone dipropionato, molto efficaci nel trattamento della patologia.
Arrivata in Italia nel 2012, l’azienda nel 2018 ha introdotto una nuova terapia topica per il trattamento della psoriasi lieve e moderata: la combinazione di calcipotriolo e betametasone attraverso una innovativa formulazione in schiuma spray, capace di favorire l’aderenza alla terapia grazie alla più rapida e maggiore penetrazione dei principi attivi nella cute; un cambiamento “epocale” rispetto ai trattamenti topici disponibili fino a quel momento, caratterizzati dalla texture pesante e dalla lentezza del meccanismo d’azione.
“Grazie alla nuova formulazione i pazienti possono avvalersi di un prodotto che non unge, gradevole e assai ben tollerato, in grado di far scomparire in tempi brevi le lesioni e migliorare notevolmente la qualità della vita”, si legge in una nota.
Per la psoriasi moderata-grave poi, ad aprile 2019, è stata approvata da AIFA la rimborsabilità per brodalumab, il primo farmaco biologico di LEO Pharma, che offre l’opportunità di ottenere e mantenere nel tempo una cute completamente libera da lesioni. Brodalumab è un anticorpo monoclonale, il primo e unico trattamento biologico per la psoriasi che ha come bersaglio il recettore dell’interleuchina-17 (IL-17RA), le cui evidenze indicano una risposta rapida e duratura oltre che livelli elevati di cute libera da lesioni e miglioramento della qualità della vita.
“Questi risultati sono stati possibili grazie al forte impegno dell’azienda nella ricerca scientifica per lo sviluppo di nuove molecole, con una divisione interna di Ricerca & Sviluppo cui LEO Pharma dedica ben il 23% del proprio fatturato annuo, dove lavorano 700 ricercatori. Inoltre, è costante la collaborazione con oltre 400 centri accademici di ricerca e con ricercatori impegnati a livello mondiale nella lotta alle malattie della pelle – prosegue la nota -. La vicinanza e il supporto ai pazienti è altrettanto importante per LEO Pharma, che nel nostro Paese ha realizzato alcuni portali online ricchi di informazioni utili per i pazienti come PsoPeople.it e supporta campagne di patient awareness e per l’aderenza terapeutica, come quella realizzata nel 2021 insieme all’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO) Buongiorno Pelle. Non solo, durante la pandemia ha promosso la campagna di supporto psicologico a distanza DermatologicaMente, che prevedeva un servizio psicologico gratuito dedicato ai pazienti affetti da malattie dermatologiche croniche, e un servizio di consegna gratuita a domicilio ai pazienti del farmaco biologico per il trattamento della psoriasi, così da favorire l’aderenza terapeutica nonostante il lockdown”.
(ITALPRESS).
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