ROMA (ITALPRESS) – “Da qualche settimana Italia dei Valori è rientrata in Parlamento, sia alla Camera con Piera Aiello che al Senato con Elio Lannutti, con il simbolo del Gabbiano collocandosi come moderati di centrosinistra. Il nostro partito ha inoltre altre adesioni importanti come quelle di Elisabetta Trenta, Ignazio Cutrò e Pino Masciari, abbiamo ricostruito un gruppo in Campidoglio con Monica Montella”. Lo dice Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia dei Valori intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress. “Riteniamo che i valori di legalità e la questione morale siano molto attuali”, prosegue Messina che spiega la posizione politica del suo partito: “in opposizione al Governo Draghi ma in opposizione anche alla Meloni, con una domanda cruciale, ovvero ‘Cosa ci fanno insieme al Governo da Leu alla Lega?’. Se culturalmente due soggetti la pensano in maniera contrapposta è complicato che possano prendere decisioni importanti, a partire dalla riforma della giustizia o sul vaccino, che per noi è un dovere civico. Noi siamo per le vaccinazioni: prendere un aereo oppure andare al ristorante con il green pass per me è una garanzia” sottolinea Messina.
Al centro dell’intervista la riforma della giustizia che Messina definisce, formulata nell’ipotesi attuale, “veramente pericolosa perchè mette seriamente in discussione il nostro stato di diritto”. Per Messina serve una riforma “che faccia funzionare meglio il processo”.
Di Pietro? “L’ho sentito su questi temi e si lamenta molto”.
Sulla prescrizione “il vero punto è da quando decorre – spiega Messina – Noi diciamo che deve decorrere da quando il reato viene a conoscenza dell’autorità giudiziaria”. Secondo Messina è impensabile che il Parlamento decida quali reati processare oppure no: “il tema quindi – continua – è far funzionare meglio la giustizia, tema su cui l’Italia dei Valori ha effettivamente qualche punto in comune con il Movimento 5 Stelle”.
(ITALPRESS).
Al centro dell’intervista la riforma della giustizia che Messina definisce, formulata nell’ipotesi attuale, “veramente pericolosa perchè mette seriamente in discussione il nostro stato di diritto”. Per Messina serve una riforma “che faccia funzionare meglio il processo”.
Di Pietro? “L’ho sentito su questi temi e si lamenta molto”.
Sulla prescrizione “il vero punto è da quando decorre – spiega Messina – Noi diciamo che deve decorrere da quando il reato viene a conoscenza dell’autorità giudiziaria”. Secondo Messina è impensabile che il Parlamento decida quali reati processare oppure no: “il tema quindi – continua – è far funzionare meglio la giustizia, tema su cui l’Italia dei Valori ha effettivamente qualche punto in comune con il Movimento 5 Stelle”.
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