ENSCHEDE (OLANDA) (ITALPRESS) – La Fiorentina strappa uno 0-0 d’oro in casa del Twente e accede ai gironi di Conference League. Un pareggio a reti inviolate basta alla squadra di Italiano per superare i playoff dopo il 2-1 dell’andata: decisivi gli interventi difensivi sulla linea di Cabral e Igor, oltre al miracolo finale di Terracciano. Non c’è paragone sull’approccio della gara degli olandesi rispetto a una settimana fa. I padroni di casa sono più attenti e aggressivi, aiutati da un pubblico caldissimo. La prima grande chance si concretizza al 17′ quando è solo un salvataggio di Cabral a mantenere il risultato sullo 0-0: Vlap controlla e calcia verso la porta, ma il brasiliano con un gesto istintivo devia la sfera a Terracciano battuto. La Fiorentina dal canto suo è pericolosa in contropiede, soprattutto con Ikonè, ma tardano ad arrivare le occasioni. La ‘Violà si accende a fine primo tempo. Prima con Sottil: il numero 33 si prende la responsabilità di una ghiotta punizione, calciata bene ed addirittura deviata, ma Unnerstall si supera con un grande intervento. Ancora Sottil al minuto 41, quando in seguito a un dribbling spara la sua conclusione centralmente permettendo un’altra parata importante dell’estremo difensore di casa. La prima frazione termina con un colpo di testa, anche questo centrale, da parte di un pimpante Cabral. Gli animi cominciano rapidamente a scaldarsi nella ripresa. Al 52′ si ripete una situazione simile al primo tempo: Cerny colpisce a botta sicura trovando di mezzo Igor che salva un altro gol sulla linea. Pochi minuti più tardi invece si verifica un episodio dubbio, con Unnerstall che sembra toccare il pallone col braccio fuori area. Inutili le proteste viola, non essendoci il Var. Tante le interruzioni nel finale di gara, di certo non a favore del Twente che arriva addirittura a chiedere ai propri tifosi di calmare gli animi dopo il lancio di fumogeni e bicchieri. Mandragora, in rovesciata, stampa il pallone sul palo all’86’ e poi Igor viene espulso per doppia ammonizione. All’ultimo secondo è però il miracolo di Terracciano su Brenet a certificare la qualificazione alla fase a gironi.
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