ROMA (ITALPRESS) – “Sulla quinta rata stiamo lavorando e siamo convinti che entro il 31 dicembre di quest’anno raggiungeremo gli obiettivi e presenteremo la richiesta di pagamento”. Così il ministro per gli Affari europei, Politiche di Coesione e Pnrr Raffaele Fitto, ospite a “In mezz’ora”, su Rai3, a proposito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Spesso abbiamo un dibattito che ci racconta che siamo gli ultimi, ma siamo l’unico Paese che ha presentato e ha avuto il pagamento della quarta rata e saremo, nei prossimi giorni, l’unico Paese addirittura a presentare gli obiettivi della quinta. Mi sembra che sia un risultato molto rilevante”, ha aggiunto.
“Il Pnrr prevedeva 59 riforme che noi abbiamo ridiscusso nella fase di attuazione, con le tempistiche e le modalità, d’intesa con la Commissione Europea – ha spiegato il ministro -. Queste sono rimaste lì ma ne abbiamo aggiunto altre 7. Il Pnrr che abbiamo revisionato prevede 66 riforme in tutto. Una è collegata alla riforma degli incentivi un’altra alle politiche di coesione e 5 molto rilevanti nell’ambito del Repower. Dopo il 2026 il nostro obiettivo è che l’attuazione delle riforme, per le quali manterremo gli impegni che sono stati assunti, ci debba consentire di camminare autonomamente”.
Secondo Fitto “se il Pnrr viene visto come un una tantum per spendere queste risorse siamo sulla strada sbagliata. La revisione – ha aggiunto – è fatta per il contrario, rafforziamo il profilo riformista e mettiamo in campo un’azione che punta non solo a spendere le risorse ma a farlo bene”.
“Dobbiamo mettere in campo un’azione concreta e coerente per attuare il più grande piano di investimenti e riforme che il nostro Paese abbia mai avuto, e farlo in modo efficace”, ha sottolineato Fitto.
“Spesso abbiamo un dibattito che ci racconta che siamo gli ultimi, ma siamo l’unico Paese che ha presentato e ha avuto il pagamento della quarta rata e saremo, nei prossimi giorni, l’unico Paese addirittura a presentare gli obiettivi della quinta. Mi sembra che sia un risultato molto rilevante”, ha aggiunto.
“Il Pnrr prevedeva 59 riforme che noi abbiamo ridiscusso nella fase di attuazione, con le tempistiche e le modalità, d’intesa con la Commissione Europea – ha spiegato il ministro -. Queste sono rimaste lì ma ne abbiamo aggiunto altre 7. Il Pnrr che abbiamo revisionato prevede 66 riforme in tutto. Una è collegata alla riforma degli incentivi un’altra alle politiche di coesione e 5 molto rilevanti nell’ambito del Repower. Dopo il 2026 il nostro obiettivo è che l’attuazione delle riforme, per le quali manterremo gli impegni che sono stati assunti, ci debba consentire di camminare autonomamente”.
Secondo Fitto “se il Pnrr viene visto come un una tantum per spendere queste risorse siamo sulla strada sbagliata. La revisione – ha aggiunto – è fatta per il contrario, rafforziamo il profilo riformista e mettiamo in campo un’azione che punta non solo a spendere le risorse ma a farlo bene”.
“Dobbiamo mettere in campo un’azione concreta e coerente per attuare il più grande piano di investimenti e riforme che il nostro Paese abbia mai avuto, e farlo in modo efficace”, ha sottolineato Fitto.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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