ROMA (ITALPRESS) – Prosegue il calo del contenzioso tributario: nel primo trimestre 2021 sono in diminuzione del 49% i nuovi ricorsi e le pendenze si riducono di circa il 9%. Crescono le definizioni (+39%) e le udienze svolte con modalità telematiche raggiungono il 20% del totale. Alla data del 31 marzo 2021 le controversie tributarie pendenti, pari a 313.943, sono diminuite dell’8,73% rispetto al 31 marzo 2020; anche il raffronto con il dato del 31 dicembre 2020 registra, una diminuzione del 9,15%.
Nel primo trimestre 2021, le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio, pari a 25.044, risultano in diminuzione del 48,76% rispetto all’analogo periodo del 2020. Le controversie definite, pari a 56.652, registrano un aumento tendenziale del 39,15%.
In dettaglio, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono stati pari a 14.630, in diminuzione del 58,85%; le definizioni, pari a 39.240, hanno registrato un aumento del 32,42%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 10.414, sono risultate in calo del 21,85%; le definizioni, pari a 17.412 provvedimenti, sono aumentate del 57,15%.
Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 50%, per un valore complessivo di 1.779,92 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 27%, per un valore di 349,21 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 10%, per un valore complessivo di 348,80 milioni di euro.
Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 47%, per un valore complessivo di 1.224,64 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 30%, per un valore complessivo di 647,60 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa il 7%, per un valore complessivo di 260,75 milioni di euro.
Circa il 20% delle controversie totali sono state discusse in modalità telematica; in particolare, lo svolgimento dell’udienza da remoto in primo grado si attesta al 16%, e in secondo grado al 27%. Nel solo mese di marzo 2021 la percentuale di svolgimento di udienza a distanza si attesta a circa il 24%.
(ITALPRESS).
Nel primo trimestre 2021, le nuove controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio, pari a 25.044, risultano in diminuzione del 48,76% rispetto all’analogo periodo del 2020. Le controversie definite, pari a 56.652, registrano un aumento tendenziale del 39,15%.
In dettaglio, i ricorsi presentati presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono stati pari a 14.630, in diminuzione del 58,85%; le definizioni, pari a 39.240, hanno registrato un aumento del 32,42%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 10.414, sono risultate in calo del 21,85%; le definizioni, pari a 17.412 provvedimenti, sono aumentate del 57,15%.
Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 50%, per un valore complessivo di 1.779,92 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 27%, per un valore di 349,21 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 10%, per un valore complessivo di 348,80 milioni di euro.
Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 47%, per un valore complessivo di 1.224,64 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 30%, per un valore complessivo di 647,60 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa il 7%, per un valore complessivo di 260,75 milioni di euro.
Circa il 20% delle controversie totali sono state discusse in modalità telematica; in particolare, lo svolgimento dell’udienza da remoto in primo grado si attesta al 16%, e in secondo grado al 27%. Nel solo mese di marzo 2021 la percentuale di svolgimento di udienza a distanza si attesta a circa il 24%.
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