ROMA (ITALPRESS) – “Non si capisce quale sia il rimprovero: non abbiamo mai detto di essere disponibili ad aprire un tavolo con il Pd per trattare sul Quirinale, mai Berlusconi ha avuto contatti con Enrico Letta o altri leader non del centrodestra per parlare di candidature al Colle, mai abbiamo pensato di voler fare alleanze anomale: siamo nel Centrodestra, siamo per il bipolarismo, per il maggioritario e siamo alternativi alla sinistra. Il nostro unico interesse oggi è lavorare perchè il Paese superi l’emergenza pandemica ed economica”. Lo ha detto, in un’intervista al Corriere della Sera, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani. Però Berlusconi ha auspicato che Mario Draghi resti sulla scena politica, e non quindi al Quirinale, anche dopo il 2023: che significa? “Mi sembra evidente cosa intenda: è bene che Draghi rivesta un ruolo politico di grande rilievo anche dopo il 2023, che possa essere riserva del Paese anche per incarichi istituzionali. Nessuno pensa a un governo di larghe intese anche dopo le prossime elezioni, il nostro obiettivo è un governo di centrodestra, atlantista ed europeista naturalmente, guidato da un premier di centrodestra. Personalmente vedrei bene Draghi come presidente della Commissione europea, o del Consiglio europeo, per dire”. Ma non al Quirinale. “Non perchè non sarebbe un profilo autorevolissimo per il Colle: certamente lo è. Ma se lui lasciasse il suo incarico ora, nessuno sarebbe in grado di guidare un governo di unità nazionale in un momento delicatissimo come questo, in cui l’interesse nazionale è combattere il virus in una battaglia che non è ancora vinta e far sì che il Paese superi la crisi economica conseguenza della pandemia…”.
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