ROMA (ITALPRESS) – “In questa fase post-pandemica è necessario rispondere in modo tempestivo ad alcune priorità. Una su tutte è quella delle liste d’attesa, prestazioni che a causa dell’emergenza del Covid non sono state erogate”. Lo ha detto Orazio Schillaci, ministro della Salute, intervenendo alla presentazione della nuova edizione del Programma Nazionale Esiti (PNE), sviluppato da Agenas su mandato proprio del dicastero.
“Per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera nella pandemia – ha continuato Schillaci – il Pne rileva che nel 2021 si è registrata una lieve ripresa delle ospedalizzazioni che hanno riguardato i ricoveri programmati e quelli diurni ma i volumi di attività rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemici. Recuperare i ritardi provocati dall’emergenza è una delle priorità del mio incarico e su questo intendo puntare con grande determinazione. Ritengo al contempo prioritario – ha proseguito il ministro – il superamento delle diseguaglianze territoriali nell’offerta sanitaria”.
“Se da una parte è vero che bisogna tener presente le peculiarità delle varie regioni, dall’altro è necessario far sì che tutti i cittadini abbiano le stesse opportunità, indipendentemente da dove sono nati o risiedono e dal loro reddito. Mai come in questo periodo, consapevoli della centralità della salute – ha aggiunto -, dobbiamo lavorare per un miglioramento continuo dell’accessibilità, della qualità e dell’equità delle cure e dell’assistenza territoriale”.
“Per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera nella pandemia – ha continuato Schillaci – il Pne rileva che nel 2021 si è registrata una lieve ripresa delle ospedalizzazioni che hanno riguardato i ricoveri programmati e quelli diurni ma i volumi di attività rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemici. Recuperare i ritardi provocati dall’emergenza è una delle priorità del mio incarico e su questo intendo puntare con grande determinazione. Ritengo al contempo prioritario – ha proseguito il ministro – il superamento delle diseguaglianze territoriali nell’offerta sanitaria”.
“Se da una parte è vero che bisogna tener presente le peculiarità delle varie regioni, dall’altro è necessario far sì che tutti i cittadini abbiano le stesse opportunità, indipendentemente da dove sono nati o risiedono e dal loro reddito. Mai come in questo periodo, consapevoli della centralità della salute – ha aggiunto -, dobbiamo lavorare per un miglioramento continuo dell’accessibilità, della qualità e dell’equità delle cure e dell’assistenza territoriale”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
Commenta con Facebook