• C’è attesa per la prima edizione del festival di Sanremo in periodo di pandemia
  • Amadeus sarà i direttore artistico affiancato ancora da Fiorello
  • La kermesse si terrà dal 2 al 6 marzo 2021

ROMA (ITALPRESS) – La parola d’ordine del prossimo Festival di Sanremo sarà “rinascita”. Lo ha detto Amadeus in occasione della conferenza stampa di presentazione della finale di “Sanremo Giovani” che andrà in onda dal Teatro del Casinò di Sanremo giovedì 17 dicembre alle 21.30 su Raiuno, Radio2 e RayPlay e che porterà 8 Nuove Proposte al 71° Festival di Sanremo. Sei di loro saranno scelti tra i dieci finalisti di “Sanremo Giovani” (Avincola, Folcast, Gaudiano, Hu, I Desideri, Le Larve, M.e.r.l.o.t., Davide Shorty, WrongOnYou e Greta Zuccoli) mentre due arriveranno da Area Sanremo. Nel corso della serata, Amadeus annuncerà anche la lista dei big che parteciperanno al Festival e che, per l’occasione, saranno tutti presenti al Casinò. Quest’anno non saranno 24 ma 26 perchè, spiega Amadeus, “è un segnale importante, è il desiderio di far vedere che la musica ci deve essere”.

L’importanza della musica è un tema che ricorre spesso nelle parole di Amadeus: “La musica è rimasta ferma per un anno, l’unico luogo per fare musica e farla ascoltare per tanti mesi sono stati i balconi. Tutto è ancora fermo ma noi ci proviamo”. Certo non sarà facile, vista l’emergenza Covid e le relative restrizioni. Ma Amadeus è ottimista: “Il più grande evento musicale va fatto nella situazione più normale, creando uno spettacolo nel vero senso della parola, sarebbe fantascienza pensare di transennare la città di Sanremo per non far accedere nessuno” dice. Il direttore di Raiuno Stefano Coletta conferma: “Stiamo lavorando perchè la kermesse dal 2 al 6 marzo sia realizzata nella maggiore normalità possibile. Ovviamente dopo le feste comincerà il countdown e saremo più stringenti sulle norme da rispettare ma stiamo lavorando per avere il maggior numero possibile di poltrone occupate all’Ariston con presenze tutte tamponate in maniera costante e ripetuta con controllo quotidiano di coloro che entreranno in teatro. Non vogliamo che sia il Sanremo del Covid ma il Sanremo della normalità e della rinascita”. “Tra i nomi dei big che sono usciti sui giornali ce ne sono alcuni giusti, altri no. Però posso dire che, dei 26, dieci saranno donne, la presenza femminile è qualitativamente molto alta”.
(ITALPRESS).

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