ROMA (ITALPRESS) – “L’assetto aereo Frontex, che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le ore 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia, non aveva segnalato una situazione di pericolo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e di altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Un altro elemento caratterizzante la dinamica dei fatti sono state le condizioni meteo che in quel quadrante sono divenute, con il trascorrere delle ore, particolarmente avverse”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera, parlando del naufragio di Crotone.
“Le attività da parte degli apparati dello Stato che conseguono a eventi di questo genere – ha aggiunto – devono tenere conto di determinati presupposti e conformarsi alle regole tecniche previste in materia, tra le quali rientra anche quello di salvaguardia degli equipaggi a bordo dei propri assetti”.
“Gli ultimi aggiornamenti che giungono dalla prefettura di Crotone – ha ricordato – portano il numero delle vittime a 67, di cui 15 sicuramente minori mentre i superstiti restano 80”.
“Le attività da parte degli apparati dello Stato che conseguono a eventi di questo genere – ha aggiunto – devono tenere conto di determinati presupposti e conformarsi alle regole tecniche previste in materia, tra le quali rientra anche quello di salvaguardia degli equipaggi a bordo dei propri assetti”.
“Gli ultimi aggiornamenti che giungono dalla prefettura di Crotone – ha ricordato – portano il numero delle vittime a 67, di cui 15 sicuramente minori mentre i superstiti restano 80”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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