ROMA (ITALPRESS) – Ricominceranno a fare vacanza, riprendendo timidamente uno standard simile al periodo pre-covid, non tradiranno la preferenza per le località di mare, viaggeranno principalmente in Italia preferendo l’auto come mezzo di trasporto, privilegeranno l’albergo come sistemazione per le ferie, non rinunceranno a serate al ristorante o in casa di amici ma si terranno alla larga dalle notti in discoteca per paura dei contagi. E’ questa la fotografia attuale del movimento degli italiani per l’estate 2021, rilevata dall’indagine di Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions. Quest’anno si metterà in viaggio il 54,5% della popolazione, contro il 57,1% del 2019. La sensazione di ripresa non si avverte ancora nelle città d’arte e nelle altre località che costituiscono la meta tradizionale dei turisti stranieri.
La durata media della vacanza principale degli italiani si attesta sulle 10 notti rispetto alle 9 del 2020 e conseguentemente la spesa pro capite raggiunge gli 876 euro, contro i 673 euro dello scorso anno. Quanto alla scelta della tipologia di soggiorno da parte dei viaggiatori italiani, è l’albergo il primo in classifica con il 25,2% delle preferenze. Secondo l’indagine, ciò che verrà prodotto in termini di giro d’affari (includendo le spese di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) toccherà i 22,7 miliardi di euro contro i 14,3 miliardi di euro dello scorso anno (+58,7% circa). Di questi, però, solo il 21,4% è destinato ad essere speso per il pernottamento. “Che il movimento turistico degli italiani in questa estate stia riprendendo quota non può che essere una buona notizia – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Le ultime norme sul green pass – continua Bocca – hanno tuttavia generato qualche incertezza, che potrebbe ripercuotersi sull’andamento della stagione in corso”. Per Bocca “in tempi normali canteremmo vittoria. Sfortunatamente troppe ferite sono ancora aperte nel nostro comparto. Diciamo che l’estate 2021 è un buon punto di partenza, nella speranza che il trend continui a essere positivo. Purchè ci vengano risparmiate sorprese dell’ultima ora”.
(ITALPRESS).
La durata media della vacanza principale degli italiani si attesta sulle 10 notti rispetto alle 9 del 2020 e conseguentemente la spesa pro capite raggiunge gli 876 euro, contro i 673 euro dello scorso anno. Quanto alla scelta della tipologia di soggiorno da parte dei viaggiatori italiani, è l’albergo il primo in classifica con il 25,2% delle preferenze. Secondo l’indagine, ciò che verrà prodotto in termini di giro d’affari (includendo le spese di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) toccherà i 22,7 miliardi di euro contro i 14,3 miliardi di euro dello scorso anno (+58,7% circa). Di questi, però, solo il 21,4% è destinato ad essere speso per il pernottamento. “Che il movimento turistico degli italiani in questa estate stia riprendendo quota non può che essere una buona notizia – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Le ultime norme sul green pass – continua Bocca – hanno tuttavia generato qualche incertezza, che potrebbe ripercuotersi sull’andamento della stagione in corso”. Per Bocca “in tempi normali canteremmo vittoria. Sfortunatamente troppe ferite sono ancora aperte nel nostro comparto. Diciamo che l’estate 2021 è un buon punto di partenza, nella speranza che il trend continui a essere positivo. Purchè ci vengano risparmiate sorprese dell’ultima ora”.
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