ROMA (ITALPRESS) – Il primo ministro della Gran Bretagna, Boris Johnson, ha incontrato il presidente Zelensky a Kiev e si è impegnato a sostenere il popolo ucraino. “Oggi ho incontrato il mio amico presidente Zelensky a Kiev, come dimostrazione del nostro incrollabile sostegno al popolo ucraino. Stiamo preparando un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari che è una testimonianza del nostro impegno nella lotta del suo paese contro la barbara campagna russa”, ha detto Johnson. In particolare – si legge in una nota del governo -, ha stabilito una nuova assistenza militare di 120 veicoli corazzati e nuovi sistemi missilistici antinave, per supportare l’Ucraina in questa fase cruciale mentre l’assalto illegale della Russia continua. Questo si aggiunge ai 100 milioni di sterline di equipaggiamento militare di alta qualità annunciato ieri, inclusi più missili antiaerei Starstreak, altri 800 missili anticarro e munizioni ad alta tecnologia per attacchi di precisione.
Il primo ministro ha anche confermato un ulteriore sostegno economico, garantendo ulteriori 500 milioni di dollari di prestiti della Banca Mondiale all’Ucraina, portando la garanzia totale sul prestito fino a 1 miliardo. Questo si aggiunge ai 394 milioni di sterline che il Regno Unito ha fornito in sovvenzioni e contribuirà a garantire la continua gestione dei servizi umanitari vitali per gli ucraini. Il Regno Unito ha risposto alla richiesta del governo ucraino liberalizzando le tariffe sulla stragrande maggioranza delle importazioni dall’Ucraina e fornendo servitù doganali.
(ITALPRESS).
Il primo ministro ha anche confermato un ulteriore sostegno economico, garantendo ulteriori 500 milioni di dollari di prestiti della Banca Mondiale all’Ucraina, portando la garanzia totale sul prestito fino a 1 miliardo. Questo si aggiunge ai 394 milioni di sterline che il Regno Unito ha fornito in sovvenzioni e contribuirà a garantire la continua gestione dei servizi umanitari vitali per gli ucraini. Il Regno Unito ha risposto alla richiesta del governo ucraino liberalizzando le tariffe sulla stragrande maggioranza delle importazioni dall’Ucraina e fornendo servitù doganali.
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