ROMA (ITALPRESS) – La proposta di riforma del Patto di Stabilità e Crescita presentata dalla Commissione Europea “è un passo avanti ma noi avevamo chiesto l’esclusione delle spese d’investimento, incluse quelle tipiche del Pnrr su digitale e transizione verde, dal calcolo delle spese obiettivo su cui si misura il rispetto dei parametri. Prendiamo atto che così non è”. Lo dice in un colloquio con il Corriere della Sera il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
“Il nuovo Patto di stabilità impone una rigorosa revisione della spesa (pubblica ndr), di tutta la spesa, compresi gli investimenti”, sottolinea il ministro.
“La spending review dovrebbe riguardare anche gli investimenti del Pnrr che hanno un impatto sugli obiettivi”, prosegue Giorgetti, che spiega: “Questo vale a maggior ragione per il fondo complementare al Pnrr (da circa 30 miliardi, ndr) che dobbiamo finanziare al costo in interessi del debito italiano”.
“Il nuovo Patto di stabilità impone una rigorosa revisione della spesa (pubblica ndr), di tutta la spesa, compresi gli investimenti”, sottolinea il ministro.
“La spending review dovrebbe riguardare anche gli investimenti del Pnrr che hanno un impatto sugli obiettivi”, prosegue Giorgetti, che spiega: “Questo vale a maggior ragione per il fondo complementare al Pnrr (da circa 30 miliardi, ndr) che dobbiamo finanziare al costo in interessi del debito italiano”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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