ROMA (ITALPRESS) – “Dall’Europa sono arrivate ottime notizie e alcune raccomandazioni. C’è molto di positivo e qualcosa che proprio non va. La decisione di rinviare a dopo il 2023 la riattivazione del patto di stabilità è molto importante. Ed è una nostra vittoria”. Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia. “Forza Italia aveva chiesto esplicitamente, con un’interrogazione a prima firma Silvio Berlusconi, di prorogare lo stop al patto di stabilità – afferma – Ci siamo impegnati in ogni modo anche nel Ppe perchè la richiesta fosse accolta, in un momento in cui è necessario per la nostra economia non avere vincoli troppo stringenti, dopo la lunga crisi provocata dall’emergenza Covid e ora l’impatto della guerra in Ucraina. Siamo soddisfatti di questa che, lo sottolineo, è una decisione concreta, non solo una raccomandazione”. Per quanto riguarda la riforma del catasto, Tajani evidenzia che si tratta di “raccomandazioni, che sono semestrali, non un fatto eccezionale, e non sono vincolanti. Sul catasto e in generale sulla casa la visione della Commissione europea e di Bruxelles non è condivisibile”.
“A Bruxelles si pensa, in sostanza, di modificare la pressione fiscale nel nostro Paese spostandola dal lavoro ai beni immobili. Noi invece diciamo che le tasse vanno abbassate, non spostate di qua e di là, perchè l’Italia è uno dei paesi dell’Ue che le ha più alte”, aggiunge.Sul catasto si chiede di intervenire, spiegando però che non necessariamente ci sarà un aumento delle tasse. “E’ quello che stiamo facendo, abbiamo raggiunto un accordo col governo che non si tocca, non abbiamo intenzione di modificarlo in nessun punto. Prevede l’emersione degli immobili non censiti ed esclude che si possa tassare la casa più di quanto non avvenga ora. Questo è il punto”, sottolinea.
-foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
“A Bruxelles si pensa, in sostanza, di modificare la pressione fiscale nel nostro Paese spostandola dal lavoro ai beni immobili. Noi invece diciamo che le tasse vanno abbassate, non spostate di qua e di là, perchè l’Italia è uno dei paesi dell’Ue che le ha più alte”, aggiunge.Sul catasto si chiede di intervenire, spiegando però che non necessariamente ci sarà un aumento delle tasse. “E’ quello che stiamo facendo, abbiamo raggiunto un accordo col governo che non si tocca, non abbiamo intenzione di modificarlo in nessun punto. Prevede l’emersione degli immobili non censiti ed esclude che si possa tassare la casa più di quanto non avvenga ora. Questo è il punto”, sottolinea.
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