ROMA (ITALPRESS) – L’attuale Piano vaccinale Anticovid assegna a ciascuna Regione/Provincia Autonoma un target giornaliero di somministrazioni da rispettare nell’arco di una settimana. Tali valori vengono confermati ai referenti regionali dieci giorni prima dell’inizio della settimana.
“Il rispetto da parte delle Regioni dei target giornalieri è essenziale per l’avvicinamento progressivo all’obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno indicato nel piano vaccinale, di previsto raggiungimento nell’ultima settimana di aprile, senza che si verifichino soluzioni di continuità nell’attività di somministrazione – si legge in una nota della struttura commissariale -. I valori target sono specifici per ogni Regione, nell’ottica di un aumento progressivo del numero di cittadini cui vengono somministrati i vaccini, e vengono definiti sulla base di una gradualità che consentirà di raggiungere gli obiettivi auspicati, rapportando le capacità di somministrazione alla disponibilità di dosi. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si evidenzia che il criterio di distribuzione delle dosi è stato rivisto in base al principio “una testa, un vaccino”, a partire da una proposta della Struttura Commissariale, condivisa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il cui contenuto è diventato esecutivo tra il 15 e il 18 aprile”.
Il computo generale delle dosi ad oggi attribuite alle varie Regioni/Province Autonome dall’inizio della campagna vaccinale potrà essere ricondotto al nuovo principio adottato, attraverso un piano di recupero graduale. Ecco i target delle somministrazionin nelle varie regioni (settimana dal 16 al 22 aprile, dato giornaliero e settimanale): Abruzzo 7.050, 49.350; Basilicata 3.100, 21.700; Calabria 9.644, 67.510; Campania 29.500, 206.500; Emilia-Romagna 22.000, 154.000; Friuli-Venezia Giulia 6.140, 42.981; Lazio 30.000, 210.000; Liguria 7.815, 54.703; Lombardia 51.000, 357.000; Marche 9.500, 66.500; Molise 2.000, 14.000; P.A. Bolzano 3.000, 21.000; P.A. Trento 3.100, 21.700; Piemonte 24.000, 168.000; Puglia 20.777, 145.440; Sardegna 11.000, 77.000; Sicilia 25.429, 178.002; Toscana 20.000, 140.000; Umbria 4.800, 33.600; Valle d’Aosta 620, 4.342; Veneto 25.243, 176.699. Totale su scala nazionale: 315.718, 2.210.026.
(ITALPRESS).
“Il rispetto da parte delle Regioni dei target giornalieri è essenziale per l’avvicinamento progressivo all’obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno indicato nel piano vaccinale, di previsto raggiungimento nell’ultima settimana di aprile, senza che si verifichino soluzioni di continuità nell’attività di somministrazione – si legge in una nota della struttura commissariale -. I valori target sono specifici per ogni Regione, nell’ottica di un aumento progressivo del numero di cittadini cui vengono somministrati i vaccini, e vengono definiti sulla base di una gradualità che consentirà di raggiungere gli obiettivi auspicati, rapportando le capacità di somministrazione alla disponibilità di dosi. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, si evidenzia che il criterio di distribuzione delle dosi è stato rivisto in base al principio “una testa, un vaccino”, a partire da una proposta della Struttura Commissariale, condivisa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il cui contenuto è diventato esecutivo tra il 15 e il 18 aprile”.
Il computo generale delle dosi ad oggi attribuite alle varie Regioni/Province Autonome dall’inizio della campagna vaccinale potrà essere ricondotto al nuovo principio adottato, attraverso un piano di recupero graduale. Ecco i target delle somministrazionin nelle varie regioni (settimana dal 16 al 22 aprile, dato giornaliero e settimanale): Abruzzo 7.050, 49.350; Basilicata 3.100, 21.700; Calabria 9.644, 67.510; Campania 29.500, 206.500; Emilia-Romagna 22.000, 154.000; Friuli-Venezia Giulia 6.140, 42.981; Lazio 30.000, 210.000; Liguria 7.815, 54.703; Lombardia 51.000, 357.000; Marche 9.500, 66.500; Molise 2.000, 14.000; P.A. Bolzano 3.000, 21.000; P.A. Trento 3.100, 21.700; Piemonte 24.000, 168.000; Puglia 20.777, 145.440; Sardegna 11.000, 77.000; Sicilia 25.429, 178.002; Toscana 20.000, 140.000; Umbria 4.800, 33.600; Valle d’Aosta 620, 4.342; Veneto 25.243, 176.699. Totale su scala nazionale: 315.718, 2.210.026.
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