BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il tetto al prezzo del gas russo e una tassa sugli extraprofitti. Sono alcune delle proposte contenute nel piano in cinque mosse per risolvere la crisi energetica che la Commissione Europea presenterà al vertice dei ministri Ue dell’Energia in programma venerdì.
La prima mossa è “il risparmio intelligente di elettricità. Quello che dobbiamo fare è appiattire la curva ed evitare i picchi di domanda – ha spiegato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen -. Proporremo un obiettivo obbligatorio per la riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta. E lavoreremo a stretto contatto con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo”.
La seconda misura è un “un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo. Le fonti di energia a basse emissioni di carbonio stanno facendo in questo periodo enormi ricavi, perchè hanno costi bassi ma hanno prezzi alti sul mercato. E’ giunto il momento per i consumatori di beneficiare dei bassi costi delle fonti energetiche a basse emissioni di carbonio come, ad esempio, le rinnovabili. Proporremo di reindirizzare questi profitti imprevisti agli Stati membri in modo che gli Stati membri possano sostenere le famiglie vulnerabili e le aziende vulnerabili”.
“La terza misura è che lo stesso vale, ovviamente, per i profitti inaspettati delle compagnie di combustibili fossili. Anche le compagnie petrolifere e del gas hanno realizzato enormi profitti. Pertanto, proporremo un contributo di solidarietà per queste società – ha proseguito -. Perchè tutte le fonti di energia devono aiutare a superare questa crisi. Gli Stati membri dovrebbero investire queste entrate per sostenere le famiglie vulnerabili e le aziende vulnerabili, ma anche per investirle in fonti di energia pulita autoprodotta, come ad esempio le rinnovabili”.
Il quarto punto riguarda “le società di servizi energetici che devono essere supportate per poter far fronte alla volatilità dei mercati – ha aggiunto Von der Leyen -. E’ un problema di liquidità. Pertanto, aiuteremo a facilitare il sostegno di liquidità da parte degli Stati membri per le società energetiche. Aggiorneremo il nostro quadro temporaneo e consentiremo così di fornire rapidamente garanzie statali”.
Il quinto e ultimo punto: “Puntiamo ad abbassare i costi del gas. Pertanto, proporremo un tetto di prezzo per il gas russo – ha spiegato Von der Leyen -. Sappiamo tutti che le nostre sanzioni stanno incidendo profondamente sull’economia russa. Ma Putin sta parzialmente tamponando la situazione attraverso i ricavi dei combustibili fossili. Dobbiamo tagliare le entrate della Russia, che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina”.
“Queste sono le cinque misure che discuteremo con gli Stati membri al Consiglio informale dei ministri dell’Energia di venerdì – ha detto la presidente -. Questi sono tempi difficili e non finiranno presto. Ma se dimostreremo unità e solidarietà li supereremo”.
La prima mossa è “il risparmio intelligente di elettricità. Quello che dobbiamo fare è appiattire la curva ed evitare i picchi di domanda – ha spiegato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen -. Proporremo un obiettivo obbligatorio per la riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta. E lavoreremo a stretto contatto con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo”.
La seconda misura è un “un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo. Le fonti di energia a basse emissioni di carbonio stanno facendo in questo periodo enormi ricavi, perchè hanno costi bassi ma hanno prezzi alti sul mercato. E’ giunto il momento per i consumatori di beneficiare dei bassi costi delle fonti energetiche a basse emissioni di carbonio come, ad esempio, le rinnovabili. Proporremo di reindirizzare questi profitti imprevisti agli Stati membri in modo che gli Stati membri possano sostenere le famiglie vulnerabili e le aziende vulnerabili”.
“La terza misura è che lo stesso vale, ovviamente, per i profitti inaspettati delle compagnie di combustibili fossili. Anche le compagnie petrolifere e del gas hanno realizzato enormi profitti. Pertanto, proporremo un contributo di solidarietà per queste società – ha proseguito -. Perchè tutte le fonti di energia devono aiutare a superare questa crisi. Gli Stati membri dovrebbero investire queste entrate per sostenere le famiglie vulnerabili e le aziende vulnerabili, ma anche per investirle in fonti di energia pulita autoprodotta, come ad esempio le rinnovabili”.
Il quarto punto riguarda “le società di servizi energetici che devono essere supportate per poter far fronte alla volatilità dei mercati – ha aggiunto Von der Leyen -. E’ un problema di liquidità. Pertanto, aiuteremo a facilitare il sostegno di liquidità da parte degli Stati membri per le società energetiche. Aggiorneremo il nostro quadro temporaneo e consentiremo così di fornire rapidamente garanzie statali”.
Il quinto e ultimo punto: “Puntiamo ad abbassare i costi del gas. Pertanto, proporremo un tetto di prezzo per il gas russo – ha spiegato Von der Leyen -. Sappiamo tutti che le nostre sanzioni stanno incidendo profondamente sull’economia russa. Ma Putin sta parzialmente tamponando la situazione attraverso i ricavi dei combustibili fossili. Dobbiamo tagliare le entrate della Russia, che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina”.
“Queste sono le cinque misure che discuteremo con gli Stati membri al Consiglio informale dei ministri dell’Energia di venerdì – ha detto la presidente -. Questi sono tempi difficili e non finiranno presto. Ma se dimostreremo unità e solidarietà li supereremo”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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