MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Webuild ha approvato il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020, nonchè, esaminato i “Dati Consolidati Adjusted” al fine di comparare l’andamento gestionale su base omogenea.
I ricavi adjusted ammontano a 5.314,5 milioni di euro (5.331,2 milioni nel 2019). L’EBITDA adjusted si attesta a 779,1 milioni (422,6 milioni nel 2019), mentre l’EBIT adjusted è pari a 563,3 milioni (183,9 milioni nel 2019). L’utile netto adjusted attribuibile ai Soci della controllante ammonta a 275,4 milioni rispetto a 5 milioni del precedente esercizio.
“Nell’anno più difficile abbiamo protetto i nostri lavoratori. Siamo orgogliosi di aver salvaguardato l’occupazione e i posti di lavoro nel nostro Gruppo, nonostante i contraccolpi sul mercato mondiale delle costruzioni del Covid-19, focalizzandoci su progetti sostenibili, e rafforzando la nostra presenza internazionale sui mercati maturi e a minor rischio, a partire da Italia, Stati Uniti, Europa e Australia”, afferma Pietro Salini, Ceo di Webuild, a margine della conferenza di presentazione dei risultati di Gruppo 2020.
“La creazione di concrete occasioni di lavoro e di occupazione deve essere al centro dell’agenda di lavoro per Governo ed imprenditori e devono avere priorità assoluta. Senza lavoro non c’è dignità e il Paese non potrà ripartire. Creare lavoro è uno degli obiettivi di ogni imprenditore, così come lo è la creazione di opportunità per giovani e il loro inserimento nel mondo del lavoro e la loro crescita come classe dirigente del futuro – aggiunge -. Viviamo in una situazione complessa da cui possiamo riprenderci se sapremo sfruttare questa occasione per ripartire con un nuovo impegno collettivo sul lavoro, con lo sblocco delle infrastrutture al momento ferme e l’avvio di nuove opere, che spingano la ripresa e la competitività del Paese, con una normativa certa che accompagni la ripresa con provvedimenti legislativi concreti che rendano perseguibili gli obiettivi per cui sono stati pensati”.
La presentazione agli analisti dei risultati del 2020 del Gruppo Webuild si apre con i dati di occupazione del Gruppo nel mondo: 70.000 tra diretti e indiretti, salvaguardando i posti di lavoro di Astaldi. Un annuncio cui sono seguiti i numeri chiave di performance economiche di Gruppo del 2020: il portafoglio ordini complessivo ha raggiunto i 41,7 miliardi di euro (33,3 miliardi nel settore costruzioni), 6,4 miliardi di euro il fatturato.
Nel corso del 2020 il Gruppo ha completato l’acquisizione del 66% di Astaldi chiudendo l’anno oltre i target finanziari previsti e in linea con gli obiettivi annunciati al 2023.
“Dietro questi risultati – ha dichiarato Salini – c’è la nostra strategia di sviluppo che punta a far crescere l’occupazione e il lavoro in Italia e negli altri paesi in cui operiamo, con progetti sostenibili e che puntano su innovazione e competenza di tutta la filiera al lavoro con noi. Quasi il 90% del nostro portafoglio ordini nelle costruzioni proviene da progetti che perseguono i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite”.
La strategia della crescita anche per acquisizioni non si fermerà nel prossimo anno, ma seguirà un percorso mirato, come ha spiegato Massimo Ferrari, direttore Generale di Webuild, nel corso della presentazione agli analisti. “Guardiamo a nuove piccole acquisizioni nei mercati di interesse per il 2021 – ha detto – e a business vicini al nostro”.
(ITALPRESS).
I ricavi adjusted ammontano a 5.314,5 milioni di euro (5.331,2 milioni nel 2019). L’EBITDA adjusted si attesta a 779,1 milioni (422,6 milioni nel 2019), mentre l’EBIT adjusted è pari a 563,3 milioni (183,9 milioni nel 2019). L’utile netto adjusted attribuibile ai Soci della controllante ammonta a 275,4 milioni rispetto a 5 milioni del precedente esercizio.
“Nell’anno più difficile abbiamo protetto i nostri lavoratori. Siamo orgogliosi di aver salvaguardato l’occupazione e i posti di lavoro nel nostro Gruppo, nonostante i contraccolpi sul mercato mondiale delle costruzioni del Covid-19, focalizzandoci su progetti sostenibili, e rafforzando la nostra presenza internazionale sui mercati maturi e a minor rischio, a partire da Italia, Stati Uniti, Europa e Australia”, afferma Pietro Salini, Ceo di Webuild, a margine della conferenza di presentazione dei risultati di Gruppo 2020.
“La creazione di concrete occasioni di lavoro e di occupazione deve essere al centro dell’agenda di lavoro per Governo ed imprenditori e devono avere priorità assoluta. Senza lavoro non c’è dignità e il Paese non potrà ripartire. Creare lavoro è uno degli obiettivi di ogni imprenditore, così come lo è la creazione di opportunità per giovani e il loro inserimento nel mondo del lavoro e la loro crescita come classe dirigente del futuro – aggiunge -. Viviamo in una situazione complessa da cui possiamo riprenderci se sapremo sfruttare questa occasione per ripartire con un nuovo impegno collettivo sul lavoro, con lo sblocco delle infrastrutture al momento ferme e l’avvio di nuove opere, che spingano la ripresa e la competitività del Paese, con una normativa certa che accompagni la ripresa con provvedimenti legislativi concreti che rendano perseguibili gli obiettivi per cui sono stati pensati”.
La presentazione agli analisti dei risultati del 2020 del Gruppo Webuild si apre con i dati di occupazione del Gruppo nel mondo: 70.000 tra diretti e indiretti, salvaguardando i posti di lavoro di Astaldi. Un annuncio cui sono seguiti i numeri chiave di performance economiche di Gruppo del 2020: il portafoglio ordini complessivo ha raggiunto i 41,7 miliardi di euro (33,3 miliardi nel settore costruzioni), 6,4 miliardi di euro il fatturato.
Nel corso del 2020 il Gruppo ha completato l’acquisizione del 66% di Astaldi chiudendo l’anno oltre i target finanziari previsti e in linea con gli obiettivi annunciati al 2023.
“Dietro questi risultati – ha dichiarato Salini – c’è la nostra strategia di sviluppo che punta a far crescere l’occupazione e il lavoro in Italia e negli altri paesi in cui operiamo, con progetti sostenibili e che puntano su innovazione e competenza di tutta la filiera al lavoro con noi. Quasi il 90% del nostro portafoglio ordini nelle costruzioni proviene da progetti che perseguono i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite”.
La strategia della crescita anche per acquisizioni non si fermerà nel prossimo anno, ma seguirà un percorso mirato, come ha spiegato Massimo Ferrari, direttore Generale di Webuild, nel corso della presentazione agli analisti. “Guardiamo a nuove piccole acquisizioni nei mercati di interesse per il 2021 – ha detto – e a business vicini al nostro”.
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