ROMA (ITALPRESS) – “Nella notte tra sabato e domenica la Regione Lazio ha subito un attacco cyber molto potente e invasivo. In collaborazione con tutte le autorità preposte e la nostra struttura, stiamo difendendo in queste ore la nostra comunità da questi attacchi criminali o di stampo terroristico”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in conferenza stampa per riferire sugli sviluppi dell’attacco hacker subito dal sistema informatico regionale del Lazio. Zingaretti ha spiegato che “sono in corso indagini che appureranno anche la fonte di questi attacchi”. “Il Lazio – ha aggiunto – è vittima di un’offensiva criminosa, probabilmente la più grave mai avvenuta sul nostro territorio nazionale”.
“Noi non conosciamo la matrice dell’attacco cyber che è avvenuto e sta avvenendo. Tutte le ipotesi e le opzioni sulla matrice dell’attacco sono valutate in questo momento dagli investigatori” ha spiegato Zingaretti. “Circolano, e sono parte del problema, tante voci – ha poi affermato – come quella del riscatto, che sono totalmente infondate. Quello che probabilmente ha creato l’equivoco è che nella web page del virus compare l’invito a contattare un presunto attaccante”, ha aggiunto Zingaretti, spiegando che “l’unica cosa che è stata fatta” è stata quella di “consegnare il file alla polizia postale e agli inquirenti e quindi non avviare in alcun modo – ha continuato – nessuna interlocuzione con chi ha attaccato il nostro sistema. Per quanto riguarda queste ipotesi, allo stato non esistono e non riguardano l’istituzione regionale, che non discute e non tratta con interlocutori che stanno attaccando”.
(ITALPRESS).
“Noi non conosciamo la matrice dell’attacco cyber che è avvenuto e sta avvenendo. Tutte le ipotesi e le opzioni sulla matrice dell’attacco sono valutate in questo momento dagli investigatori” ha spiegato Zingaretti. “Circolano, e sono parte del problema, tante voci – ha poi affermato – come quella del riscatto, che sono totalmente infondate. Quello che probabilmente ha creato l’equivoco è che nella web page del virus compare l’invito a contattare un presunto attaccante”, ha aggiunto Zingaretti, spiegando che “l’unica cosa che è stata fatta” è stata quella di “consegnare il file alla polizia postale e agli inquirenti e quindi non avviare in alcun modo – ha continuato – nessuna interlocuzione con chi ha attaccato il nostro sistema. Per quanto riguarda queste ipotesi, allo stato non esistono e non riguardano l’istituzione regionale, che non discute e non tratta con interlocutori che stanno attaccando”.
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