Le risorse del Libero Consorzio di Trapani destinate all’azione di co-marketing per l’aeroporto di Birgi non sono più disponibili. E’ quanto appreso dai sindaci dei comuni trapanesi, firmatari delle convenzioni per l’utilizzo dei fondi regionali destinati alla promozione turistica legata al ‘Vincenzo Florio’, nel corso di un incontro tenutosi nella sede della Camera di commercio. All’incontro, oltre al presidente della Camera di commercio trapanese Giuseppe Pace e al presidente di Airgest Paolo Angius, hanno partecipato i sindaci di 14 comuni: Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, Salemi e Valderice.
Davanti alla mancata disponibilità dei fondi del Libero consorzio di Trapani, che in un primo momento sembravano almeno parzialmente utilizzabili, i sindaci hanno comunque confermato la volontà di utilizzare le proprie risorse in collaborazione con la Camera di commercio per una soluzione immediata del nodo Birgi, che possa quanto meno avviare l’azione di co-marketing e salvare così la stagione estiva 2018.
I sindaci, rimasti soli a difendere l’operatività dell’aeroporto di Trapani, hanno per il resto rassegnato al presidente della Regione, Nello Musumeci, ogni altra iniziativa che, al momento, sembra confusa ed impercorribile. A Musumeci e agli assessori regionali competenti i sindaci hanno inoltre chiesto un incontro urgente al fine di valutare le possibili soluzioni per la salvaguardia dell’aeroporto e dei flussi turistici attesi nell’imminente stagione estiva.
“Abbiamo chiesto ai vertici di Airgest di concentrare tutti gli sforzi sul salvataggio della società, in un momento tragico per il territorio, nel quale l’incertezza sul traffico aereo pesa sulla comunità e sull’economia turistica con dolorose ripercussioni sul personale e sull’indotto”. A dichiararlo sono i portavoce M5S all’Ars Sergio Tancredi, Valentina Palmeri ed il senatore M5S Maurizio Santangelo a margine dell’incontro avvenuto le scorse ore con i vertici della Airgest S.p.a.. “Airgest non diventi oggetto di svendita a prezzo fallimentare a vantaggio di alcuni oppure di privati – spiega Santangelo – l’obiettivo deve essere l’equilibrio finanziario della società, il che significa ricapitalizzare con urgenza e mettere in sicurezza i conti”.
“E’ indispensabile, però – prosegue Santangelo – far comprendere a tutti che gli incentivi ai vettori, concessi smodatamente e fuori dal quadro delle regole comunitarie, hanno procurato e stanno ancora procurando non solo il dissesto nei conti di Airgest ma anche ritardi intollerabili nel rilancio dello scalo. Airgest è stata progressivamente allontanata dall’equilibrio finanziario, che è però la prima condizione per il ripristino di un certo livello di traffico. Per queste ragioni, non intendiamo consentire a nessuno ulteriori mistificazioni né sulla situazione pregressa né su quella attuale e denunceremo ogni atteggiamento demagogico che ha per effetto la diffusione di informazioni false o illusorie che depistano e disorientano l’opinione pubblica. Su questo saremo sempre attenti e vigili, come abbiamo fatto fino ad ora. Dopo aver studiato i documenti acquisiti dalla Regione siciliana, che ci consentono oggi di avere una visione più completa della situazione, siamo in attesa anche di ulteriori elementi conoscitivi da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che ha competenza nella complicata materia della regolazione economica e degli aiuti di stato, e dovrà rispondere ai quesiti che abbiamo inoltrato il 16 febbraio scorso.”
“Attendiamo ancora le risposte alle domande contenute nella nostra interrogazione – dice Valentina Palmeri, vice presidente della Commissione Mobilità all’Ars e prima firmataria della interrogazione del M5S- “Non si tratta soltanto di individuare colpe e o responsabilità ma di stimolare Airgest e il Governo regionale ad invertire la rotta, rispetto ai comportamenti istituzionali e societari del recente passato che sono sembrati opachi, inconcludenti e pericolosi”.
Sergio Tancredi, portavoce ARS del M5S, firmatario della mozione sul salvataggio della società aggiunge che “certe irregolarità gestionali, alcuni comportamenti superficiali e addirittura l’inerzia di alcuni organi di vigilanza e di controllo sull’aeroporto, sono fatti gravi ed inammissibili nella gestione di un servizio di interesse generale di questa importanza. Il nostro movimento, tuttavia, vuole che si volti pagina e farà pressioni per reperire nel prossimo bilancio regionale gli stanziamenti pluriennali necessari a garantire intanto la sopravvivenza della società, ma soltanto in un quadro di trasparenza e legalità delle procedure”.
“Il dialogo istituzionale c’è stato – sottolineano i tre portavoce M5S – abbiamo messo sul tappeto i risultati del nostro lavoro: opposizione costruttiva, vigilanza attenta e proposte concrete, ciò che i cittadini ci chiedono in qualità di principale forza di opposizione al Governo Regionale. Il momento dei rimpalli di responsabilità è finito: il Governo Musumeci e Airgest indichino adesso la strada che intendono seguire, e che stavolta sia quella giusta. Il territorio – concludono – non può permettersi di entrare in un vicolo cieco”.
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