Diciassettemila presenze con picchi di 1200 spettatori. Più di cinquanta tra spettacoli, concerti ed eventi. Quattordici prime nazionali, 4 albe, tre palcoscenici diversi. Chiude con successo la quarta edizione delle Dionisiache e la cinquantunesima del Festival di Calatafimi Segesta. La manifestazione, con la direzione artistica di Nicasio Anzelmo, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Calatafimi Segesta e il Parco Archeologico di Segesta.

Tra gli spettacoli più gettonati “E Lucean Le Stelle”, con il coro dell’Orchestra Toscanini di Ribera e la voce di Salvo Piparo, che ha incantato oltre mille spettatori sotto un cielo di stelle, per la notte di San Lorenzo. Boom di presenze anche per Mostellaria, con la regia di Nicasio Anzelmo, Miles Gloriosus, con Tuccio Musumeci, Pseudolo con Ettore Bassi, Odisseo, che ha visto protagonista uno straordinario Tullio Solenghi. E poi grandi classici, come Edipo Re e Medea. Tutti di spicco i nomi che hanno arricchito il cartellone 2018 del Festival. Un pubblico variegato: non solo siciliani, ma tanti tedeschi, francesi e giapponesi, che in vacanza nell’Isola hanno assistito a più rappresentazioni.

“Il numero delle presenze – ha dichiarato il direttore artistico Nicasio Anzelmo – conferma la qualità delle scelte artistiche che il Festival ha proposto. I dati esprimono un successo ancora maggiore se si pensa che molti spettacoli hanno rischiato di non andare in scena a causa delle piogge del mese di agosto, oppure tenuto conto della ridotta presenza turistica nella provincia”. Ma l’attività del Festival non finisce qui: “Prosegue lo studio e la ricerca sul teatro antico – aggiunge Anzelmo – inaugurata col Progetto Segesta, nell’ambito del quale sono in programmazione per l’anno prossimo un convegno internazionale sul tema “I Volti di Medea” e un ciclo di seminari sulla figura del tiranno nel teatro. L’attività di ricerca avrà poi una ricaduta sulla programmazione del Calatafimi Segesta Festival 2019. Sarà infatti previsto uno spazio Medea di Euripide, Medea di Seneca e una riscrittura contemporanea affidata agli autori Cendic, che porteranno in scena i risultati delle riflessioni su questa figura controversa ma al tempo stesso sempre attuale”.

“Nonostante il ritardo nell’arrivo dei fondi e le condizioni meteo avverse ad agosto, il Festival e tutti coloro che ne costituiscono l’anima – ha detto il sindaco di Calatafimi Segesta Vito Sciortino – sono stati più forti di qualsiasi avversità e hanno consentito di raggiungere ottimi risultati. Il Festival rappresenta tanto per la nostra città e per i suoi abitanti, con la grande crescita culturale che ne consegue e l’altrettanto grande visibilità del Parco Archeologico e di tutte le innumerevoli bellezze del territorio”.

“Le Dionisiache 2018 hanno confermato il grande valore aggiunto che la corretta valorizzazione del territorio può offrire ai monumenti archeologici e, nel nostro caso, al Teatro di Segesta e al suo parco archeologico, diventato autonomo in queste ultime settimane, grazie al decreto dell’sssessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana”, ha concluso Rossella Giglio, direttrice del Parco Archeologico di Segesta.

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