Per gelosia avrebbero “pestato” una giovane donna dopo averle dato appuntamento davanti ad un laboratorio di pasticceria della periferia di Marsala. È questa l’accusa mossa a tre ragazze per le quali il pm Stefania Tredici ha chiesto il rinvio a giudizio per lesioni personali aggravate in concorso. Sono Monia Marino, di 25 anni, Stella D’Acquisto, di 26, e Francesca Valenza, di 21.

Udienza preliminare il 7 dicembre

La prima udienza preliminare, davanti al gup del Tribunale di Marsala, è stata fissata per il 7 dicembre.

L’accusa

Secondo l’accusa, la notte del 7 agosto del 2022, diedero appuntamento alla 29enne L.C.E. nello spiazzo antistante la “Dolce Vita” di contrada Dara, sulla strada statale 115 per Trapani, e al suo arrivo l’avrebbero aggredita con calci e pugni, provocandole lesioni (contusioni ed escoriazioni) che al pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino” di Marsala vennero giudicate guaribili in dieci giorni.

In particolare, nel capo d’accusa si legge che Monia Marino avrebbe prima sferrato alla tempia della sua presunta avversaria in amore, colpendola poi con calci al ventre e in altre parti del corpo. E avrebbe continuato ad infierire, sempre con calci e pugni, anche dopo che la vittima si era accasciata a terra, tirandole anche i capelli e facendole sbattere la faccia contro l’auto che, nel frattempo, le sue due presunte complici avevano spostato per impedire alla malcapitata di fuggire. E per questo, D’Acquisto e Valenza son accusate anche di violenza privata. Qualche giorno dopo, L.C.E. si recò dai carabinieri per sporgere querela. Ad assisterla è l’avvocato Ornella Cialona.

Incendiò l’auto del rivale in amore, scoperto e denunciato

L’ex moglie gli confida che sta frequentando un’altra persona e lui incendia l’auto di quello che considerava oramai il “rivale” in amore. Lo scorso mese, un commerciante di 37 anni è stato denunciato nel Catanese dai carabinieri con l’accusa di incendio doloso. Ha organizzato il raid con il fuoco nel cuore della notte, riuscendo a distruggere il veicolo. Però le diverse telecamere di videosorveglianza in zona hanno immortalato il piromane. Una persona molto conosciuta in paese per la sua attività lavorativa.

A risolvere il caso i carabinieri della stazione di Biancavilla. L’indagato stava affrontando la separazione dalla compagna, la quale gli aveva confidato di nutrire sentimenti per un’altra persona. E lui, invece di tentare di esaminare quelli che erano stati i suoi comportamenti all’interno della coppia e fare il punto su ciò che aveva portato alla rottura del loro rapporto, ha ben deciso di “vendicarsi”. Ha quindi deciso di lanciare una sorta di messaggio al “rivale”, dando fuoco alla sua autovettura, una utilitaria Skoda.