A 51 anni conosce finalmente le due sorelle e il fratello, così come l’identità della madre biologica. La vicenda, raccontata dal Giornale di Sicilia, è quella di Rosanna Conticelli di Castellammare del Golfo, felicemente sposata e madre di due figli. Ma delle sue origini non sapeva nulla. Adottata appena nata perché la madre biologica non la potette tenere mezzo secolo fa. Partorì in una struttura Palermitana che all’epoca era proprio “specializzata” in queste adozioni.

Una storia intrecciata di sentimenti

Diventare madre è una esperienza che cambia la vita per sempre, è l’occasione per sperimentare una gioia mai provata prima. Il legame con un figlio poi è indissolubile, qualunque cosa accada. Ma non per tutti purtroppo è così. Ci sono figli alla ricerca delle proprie origini, della propria madre biologica, ma che non hanno alcuna possibilità di risalire a informazioni utili a rintracciarla. La storia di Rosanna è tutta qui. Una donna alla ricerca delle sue origini.

Dove è nata

La struttura in cui nacque Rosanna si trovava a Baida, un quartiere alla periferia di Palermo. E precisamente in via Francesco Baracca 162, in quella che una volta era la Casa Madonna delle Grazie, ospitata nell’ex Villa Biondo. Qui, sino agli anni Settanta, sono arrivate decine di giovani donne in gravidanza, spesso minorenni, provenienti da diverse parti della Sicilia. A gestire la struttura erano i coniugi Maria Ghelfi ed Enzo Polloni, entrambi lombardi e terziari francescani. Furono loro i fondatori di questa casa di accoglienza per ragazze madri, famosa anche per la lunga scalinata di oltre 100 gradini.

L’incontro

Rosanna Conticelli scopre solo quando si sposa che i suoi genitori biologici non sono quelli che l’hanno sempre accudita. Venne fuori quando fu necessario presentare alcuni documenti necessari per celebrare il matrimonio. I genitori adottivi glielo confessarono, sostenendo di non aver mai detto nulla per paura di perderla. E così dopo varie ricerche, aiutata anche dai social e dai mass media, la 51enne riesce a rintracciare le sorelle. Per cercare conferme effettua anche un test del Dna che conferma tutto. Le tre sorelle si sono abbracciate per la prima volta, ma era come se non si fossero mai lasciate.

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