La Dia di Palermo sta eseguendo un decreto di sequestro e confisca, emesso dal Tribunale di Trapani su proposta del Direttore nazionale della Dia, nei confronti degli eredi del noto imprenditore Carmelo Patti, originario di Castelvetrano (TP) già proprietario della ex Valtur (ora in amministrazione straordinaria), deceduto il 25 gennaio 2016.

Il procedimento in argomento – di sicuro uno dei più rilevanti nella storia giudiziaria italiana – ha riguardato un patrimonio stimato, per ora, prudenzialmente in oltre 1,5 miliardi di euro e disvelato interessi economici riferibili alla “famiglia mafiosa di Castelvetrano”, guidata dal latitante Matteo Messina Denaro.

Un’indagine scattata da alcuni anni. La Dia inizialmente aveva chiesto di sequestrare cinque miliardi di euro. A tanto ammontava il patrimonio.

L’impero economico di Carmelo Patti, l’imprenditore di Castelvetrano morto a 81 anni 25 gennaio 2016  patron di Valtur, la più famosa azienda italiana del turismo.

Patti era accusato di essere referente e prestanome del superlatitante Matteo Messina Denaro, di Castelvetrano pure lui.

A chiamare in causa Patti anche alcuni collaboratori di giustizia a chiamare in causa il patron di Valtur per presunti rapporti con esponenti mafiosi del Trapanese: Nino Giuffrè, l’ex fidato di Bernardo Provenzano; Angelo Siino, che negli anni Ottanta era il “ministro dei Lavori pubblici” di Cosa nostra; e Giovanni Ingrasciotta, conoscitore di molti segreti del clan di Messina Denaro.

Siino sarebbe stato addirittura testimone di un incontro fra il cavaliere Patti e Francesco Messina Denaro, il padre di Matteo.

Negli anni gli investigatori della Dia di Palermo hanno passato al setaccio il patrimonio dell’imprenditore siciliano: secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe emersa “una inquietante sperequazione fra redditi e investimenti”.

La D.I.A. di Palermo precisa che in relazione alla confisca del patrimonio di Patti Carmelo riguardante – tra gli altri – il Resort Kamarina Beach srl, allo stato non ultimato, sito in località Kamarina di Ragusa di proprietà della MEDITERRANEO VILLAGES Spa in as, non è in alcun modo riferibile al kamarina Resort apparso nelle immagini odierne, del tutto estraneo al provvedimento in argomento.