Un pezzo di storia di mare della Sicilia vola via con la morte dello storico custode della tonnara Florio di Favignana, nel Trapanese. La comunità dice addio a Giuseppe Giangrasso, 84 anni, conosciuto come “Peppe Nue”.

La sua storia

Giangrasso entrò in servizio nello stabilimento nel 1962 come imbianchino e poi divenne operaio nei laboratori di lavorazione del tonno. Dopo la chiusura dello stabilimento, “Peppe Nue” è rimasto custode dell’immobile, abitando in un appartamento proprio all’ingresso dell’opificio.

Un grande “Cicerone”

Per molti visitatori della Tonnara Florio è stato un cicerone d’eccezione e, qualche volta, intonò pure qualche “cialoma”, il canto dei tonnaroti. “Da oggi entrare allo stabilimento non sarà più la stessa cosa. Mi mancherà un amico, mi mancherà il suo saluto rispettoso e pieno di affetto. Con la sua morte si chiude un’era”, ha commentato Maria Guccione, storica dell’isola.

Lo scorso anno era rinata la Camparìa

All’interno degli ex magazzini della storica tonnara della famiglia Florio lo scorso anno era nato uno spazio multisensoriale per la valorizzazione del territorio con spazio museale, libreria, bottega e lounge bar. Ad essere messa in campo un’importante opera di riqualificazione conservativa degli ex magazzini e della zona rimessaggio. L’ex stabilimento è considerato il cuore pulsante della vita isolana dalla fine dell’800 alla metà del ‘900. Camparìa deriva dal dialetto siciliano campare ovvero vivere, indica un luogo che in passato riusciva a sfamare intere famiglie.

La lancia di Franca Florio

In questa maestosa struttura, da giugno 2022, è approdata la leggendaria Lancia di Franca Florio, salvata da un intervento di recupero conservativo. La barca, lunga sette metri e 20 e costruita da un mastro d’ascia inglese a fine ‘800, era usata dalla First Lady siciliana. La usava per assistere da vicino alla mattanza, era una delle Lancia degli Yacht dei Florio. Tutt’intorno all’iconico oggetto, si sono alternati una serie di eventi culturali, tra presentazioni di libri, concerti per arpa e, soprattutto, esposizioni radicate nel territorio. Come quella dedicata alla affascinante storia del Marsala.

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