- Il Governo regionale stanzia 5 milioni di euro del Patto per il Sud per completare il restauro e la riqualificazione dell’ex stabilimento Florio a Favignana
- L’Assessore Samonà: “Importante investimento per la salvaguardia del bene e il rilancio culturale ed economico dell’isola”
- Lo spazio destinato alle ex celle frigorifere con una superficie coperta di mq. 623, ad esempio, sarà destinato a Ristorante Didattico.
Saranno finalmente completate le opere di restauro e riadattamento funzionale dell’Ex stabilimento Florio di Favignana per il quale sono stati stanziati 4.995.000 di euro del Patto per il Sud, a valere sugli esercizi finanziari del triennio 2021-2023. Il provvedimento è stato notificato dal Dipartimento dei Beni culturali alla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Trapani che, attraverso, il RUP, Roberto Monticciolo, provvederà ora a dare avvio alle procedure amministrative per la realizzazione delle opere.
Il restauro
Gli interventi, che riguarderanno il restauro di circa 15.000 mq tra superfici coperte e scoperte nella parte nord-ovest dell’ex impianto, costituiscono un importante esempio d’investimento legato al recupero di un edificio di archeologia industriale, simbolo dello sviluppo della Sicilia tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900.
Creazione di spazi esperienziali e laboratoriali
“Il completamento delle operazioni di restauro dell’ex Stabilimenro Florio è un’opera strategica non soltanto per l’isola di Favignana ma per tutta la Sicilia. L’intervento, infatti, – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà – permette il consolidamento, la messa in sicurezza e il potenziamento della fruizione e permetterà, allo stesso tempo, la creazione di spazi esperienziali e laboratoriali nonché di recupero del patrimonio etno-antropologico.
I lavori, che saranno realizzati attraverso la Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani, rivestono grandissima importanza perché consentono di mettere in sicurezza, recuperare funzionalmente e mettere a reddito un complesso monumentale che sorge in un ex stabilimento industriale fra i più grandi e importanti della Sicilia. Un intervento su cui il Governo Musumeci ha voluto puntare per dare un segnale forte di presenza sul territorio e offrire le condizioni per il rilancio culturale ed economico dell’isola”.
La storia della Tonnara
Realizzata dalla famiglia Florio su progetto dell’architetto Filippo La Porta, la tonnara di Favignana fu la più grande industria del tonno del Mediterraneo, struttura all’avanguardia sia in quanto a tecniche di produzione che inserirono l’Isola nei più importanti circuiti di pesca e produzione europei, sia per quanto riguarda le condizioni di lavoro degli operai che poterono godere di un sistema di welfare tra i più evoluti del tempo.
Il sindaco di Favignana
Per il sindaco di Favignana, Francesco Forgione, si tratta di una notizia grande importanza: “Il recupero dell’ex Stabilimento Florio, non solo come spazio museale ma come centro propulsore di attività culturali di ricerca e formazione sui temi del mare e dell’identità mediterranea – spiega Forgione – è un elemento molto importante per la riqualificazione dell’offerta turistico-culturale e il complessivo rilancio dell’isola. Il nostro obiettivo è destagionalizzare e riuscire a far vivere lo stabilimento tutto l’anno e non solo nel periodo estivo. Siamo pronti a collaborare al massimo con l’Assessorato e la Soprintendenza. Adesso aspettiamo solo l’avvio dei lavori”.
Spazio museale, turistico-ricreativo
La Tonnara, di proprietà della Regione Siciliana dal 1986, è stata destinata, per quanto riguarda gli spazi fino ad oggi restaurati, a museo. Il completamento delle opere, che saranno realizzate con risorse del FSC-Patto per il Sud, darà vita a una struttura polifunzionale con nuovi spazi museali e laboratori in cui svolgere attività scientifiche, artigianali, commerciali, turistico-ricreative e sociali, cercando di salvaguardare il potere evocativo della struttura e confermandola come punto di riferimento e rilancio per tutta la comunità.
Gli interventi previsti
L’area su cui si andrà ad intervenire, rimasta fino ad oggi fuori da precedenti azioni di recupero, si estende a ovest di una caletta che un tempo ospitava, nel lato meridionale, il “caricatore vecchio” costituito da un piano inclinato che permetteva lo scarico dei tonni pescati e il successivo trasporto verso gli spazi interni deputati alle prime operazioni di lavorazione. Il lato meridionale dell’insenatura è oggi determinato da una lunga cancellata, intervallata da pilastri in cemento armato, conclusa ai lati da due portali in conci di calcarenite modanati con disegno classicheggiante. Le frequenti mareggiate hanno aggredito la muratura sottostante la cancellata causandone il parziale crollo, erosione che richiede oggi un indispensabile intervento di riparazione e consolidamento.
Verranno sottoposti al restauro, inoltre, il “Magazzino delle Lattine”, il “Cortile degli Impianti”, il “padiglione della Fucina”, nell’area che ospita la “centrale elettrica California” e la relativa ciminiera, il “padiglione delle Officine”. Verrà, inoltre, recuperata l’area dove trovavano alloggio gli animali, denominato “il vecchio pollaio”, nonché l’edificio destinato alle “Celle frigorifere”, caratterizzato da un disegno compositivo perfettamente simmetrico a quello del Malfaraggio (già restaurato) che si trova sul lato opposto della caletta.
Fra l’orto e i locali frigoriferi, nell’area di accesso alla Zona Nord, verrà restaurato “il Mulino” dove si effettuava la frantumazione delle ossa di tonno essiccate che venivano commercializzate come mangime. Il restauro riguarderà anche il “dormitorio/spogliatoio femminile” di 343 mq., dove verranno realizzate Botteghe artigianali.
Pure un “Ristorante Didattico”
Gli spazi, una volta recuperati, saranno destinati ad attività socio-culturali e didattico-divulgative. Lo spazio destinato alle ex celle frigorifere con una superficie coperta di mq. 623, ad esempio, sarà destinato a Ristorante Didattico. Una superficie scoperta di circa mq. 1710, individuata come ex-Camposanto, infine, sarà destinata a luogo in cui svolgere rappresentazioni all’aperto.
Trasporti: confermati collegamenti Marsala-Isole Egadi
“Saranno confermati i normali collegamenti con Favignana e sarà ripristinata la linea diretta con Marettimo”. Lo assicura una nota del Comune di Marsala, spiegando che “questo, in sintesi, è il risultato della videoconferenza” tra l’assessore regionale Marco Falcone (Infrastrutture e Mobilità), il deputato regionale Stefano Pellegrino (Fi) e il sindaco Massimo Grillo.
“Le rassicurazioni dell’assessore Falcone – dice il sindaco di Marsala – sono una buona notizia per i concittadini e i pendolari in particolare, ma resta inevaso il potenziamento delle corse nel periodo estivo”. Nel corso dell’incontro (in collegamento anche il sindaco delle Egadi Francesco Forgione e funzionari regionali) il sindaco Grillo ha, infatti, ribadito che occorre anche tenere conto del notevole aumento delle presenze turistiche che si è registrato da quando è stata rilanciata l’attività dell’aeroporto di Birgi, “rendendo insufficienti – si sottolinea – le attuali corse e non più adeguati gli orari”.
Marsala e Favignana rimangono, pertanto, in attesa del nuovo bando regionale sui servizi navali di trasporto passeggeri. Nei giorni scorsi i sindaci Grillo e Forgione, con una nota congiunta, avevano richiesto un incontro con l’assessore Falcone, rappresentando “lo stato di disagio per gli attuali collegamenti navali e la necessità di una revisione delle agevolazioni tariffarie per alcune categorie di viaggiatori”.
Scilla, Favignana è un luogo stupendo
“Favignana è un luogo stupendo, e con Fishtuna torna protagonista con il suo mare, e non può rinunciare alla riattivazione della tonnara, serve ripristinare l’industria del tonno rosso per assicurare anche sostenibilità economica che va a favore dei pescatori del tonno rosso, ma anche dello sviluppo turistico dell’arcipelago delle Egadi“. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura e alla pesca della Regione Siciliana, Tony Scilla, intervenendo a settembre scorso al workshop su “Pesca sostenibile e suoi effetti sul turismo”, a cura del dipartimento della Regione, Siciliana Pesca mediterranea, in collaborazione con Amp Isole Egadi, organizzato nell’ambito di Fishtuna, la kermesse sulle tradizioni legate alla pesca sostenibile del tonno e al territorio, ma anche arte, turismo, agroalimentare e sostenibilità.
“Il mare – ha aggiunto Scilla – è una risorsa da cui partire per assicurare futuro e benessere alla Sicilia e ai siciliani, ma mare significa pesca e pesca sostenibile, alla pesca tradizione serve un processo di modernizzazione del settore della pesca attraverso lo sviluppo di misure che abbiamo già finanziato con Ittiturismo e la pesca turismo per cui la nostra attenzione è totale su queste questioni”, ha sottolineato Scilla.
Porto di Favignana, appalto della Regione per 25 milioni di euro
A metà luglio scorso la Regione annunciava anche il via libera al progetto dei lavori al porto di Favignana. “L’ufficio del Genio civile di Trapani, assieme al Provveditorato per le Opere pubbliche, ha infatti ottemperato alle prescrizioni ambientali indicate dal ministero dell’Ambiente, attraverso la Commissione Via, per il progetto del nuovo scalo. Lo ha comunicato il decreto del dirigente generale Oliviero Montanaro, dando dunque il definitivo via libera a un’opera, finanziata dal governo regionale con oltre 25 milioni di euro, che, per le Egadi, segnerà una svolta infrastrutturale storica”.
L’assessore Falcone continua: “Realizzeremo una nuova barriera frangiflutti, rendendo l’approdo principale delle Egadi finalmente più sicuro, all’altezza degli strategici flussi turistici e commerciali”.
Il vertice di giugno
È possibile monitorare lo stato strutturale e ambientale di un luogo forte-mente identitario per il territorio, quale l’antica Tonnara di Favignana “ex stabilimento Florio”, rilevarne e risolverne le criticità e migliorarne la fruizione attraverso un processo di valorizzazione moderno e sostenibile che restituisca l’heritage e garantisca la fruizione a fini turistico-culturali della struttura?
Su questi interrogativi si è svolta lo scorso giugno a Favignana, presso l’ex Stabilimento “Florio”, la quarta campagna di rilevamento nell’ambito del progetto di ricerca “Ideha, – Innovazioni per l’elaborazione dei dati nel settore del Patrimonio Culturale”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso il Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020.
Il progetto, che vede il Consiglio Nazionale delle Ricerche come ente capofila è coordinato dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale della sede di Catania (ISPC-CNR), e si pone come obiettivo la individuazione di metodi innovativi e sostenibili di conoscenza, conservazione, fruizione e governance partecipata dei beni museali.
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