Ha risposto alle domande del gip Sara Quittino l’ex pescatore Ernesto Favara accusato di aver ucciso sabato pomeriggio a coltellate la moglie Maria Amatuzzo nella loro casa di Marinella di Selinunte.

L’interrogatorio

L’interrogatorio si è svolto stamattina in Tribunale a Marsala. Favara, assistito dall’avvocato Margherita Barraco, ha
ricostruito cosa sarebbe successo alla vigilia di Natale, sino al momento in cui ha sferrato le coltellate mortali. “Abbiamo
discusso per alcuni minuti – avrebbe detto Favara al gip – e lei mi ha ribadito che se ne sarebbe andata da casa per sempre,
accontentandosi di vedere i bambini per un’ora a settimana… In quel momento ho visto un fantasma”.

Il racconto di Favara

Favara, davanti a gip e pm, ha ricostruito come ha trascorso l’intera giornata di sabato. 2Dal 27 agosto era andata via da
casa diverse volte”, avrebbe anche detto Favara al gip. L’uomo, proprio venerdì 23 dicembre, era andato presso la comunità
alloggio dove si trovano i figli per consegnare i regali di Natale. Sabato 24, intorno alle ore 13, l’uomo ha risentito i bambini al telefono. Poi di pomeriggio mentre lui era a casa, la moglie è arrivata ed è nata una discussione culminata nel delitto.

Un paese sotto choc

A Castelvetrano, in provincia di Trapani, sarà indetto il lutto cittadino dal sindaco nel giorno del funerale che sarà messo in programma dopo l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Maria Amatuzzo di 29 anni.

Il sindaco dichiara lutto cittadino

Il brutale femminicidio avvenuto a Marinella di Selinunte, frazione di Castelvetrano, ha scosso l’intera comunità di Castelvetrano, per questo, nel giorno dell’ultimo saluto alla 29enne sarà lutto cittadino in paese anche se il funerale potrebbe essere celebrato a Palermo, città di origine della vittima.

La donna massacrata con 12 fendenti

A Marinella di Selinunte (Tp), Maria Amatuzzo, 29 anni, è stata massacrata con dodici fendenti all’addome dal marito, arrestato per omicidio dai carabinieri che l’hanno trovato con un grosso coltello da cucina ancora in mano. Nel giorno che doveva essere di festa, la borgata marinara abitata soprattutto da pescatori, in provincia di Trapani, ha vissuto l’orrore per l’atroce omicidio

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