Ha patteggiato davanti ai giudici di secondo grado, rinunciando ai motivi d’appello e ottenendo una riduzione della pena da 7 anni e mezzo a 6 anni e la scarcerazione, Liborio Pace, ex braccio destro di Giuseppe Nastasi, quest’ultimo amministratore di fatto del consorzio Dominus e ritenuto vicino all’entourage del superlatitante Matteo Messina Denaro.

La decisione della Corte d’Appello milanese è arrivata in una tranche del procedimento sulle presunte infiltrazioni mafiose, tra il 2013 e il 2015, nei lavori di allestimento stand di Fiera Milano, attraverso la controllata Nolostand.

L’imputato, difeso dai legali Daniele Sussman Steinberg e Antonio Impellizzeri, è stato scarcerato dopo il patteggiamento e oltre due anni di custodia cautelare. Nei sei anni totali di pena patteggiata, infatti, l’imputato doveva scontare solo un anno e mezzo di custodia cautelare, periodo che ha già superato.

Pace in primo grado è stato condannato anche ad altri 6 anni in abbreviato per bancarotta ed è in attesa del processo d’appello. Stando alle indagini del pm Paolo Storari, con il consorzio Dominus la presunta associazione per delinquere si sarebbe aggiudicata appalti per oltre 18 milioni di euro di lavori in Fiera Milano.

In questo modo Nastasi, già condannato a oltre 8 anni in abbreviato, e gli altri, secondo l’accusa, avrebbero fatto “affari al Nord” per poi, attraverso un sistema di società cartiere, produttrici di fatture false, creare “fondi neri” e “riserve occulte di denaro” per “foraggiare” la mafia e in particolare la famiglia siciliana di Pietraperzia. L’inchiesta aveva portato anche al commissariamento di alcuni settori di Fiera Milano spa e della controllata Nolostand, commissariamenti poi revocati. Le due società, rappresentate dai legali Enrico e Fabio Giarda, si sono costituite parti civili nei processi penali, ottenendo risarcimenti.