Il vicesindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Cruciata, 55 anni, esperto aziendale, si è dimesso dall’incarico in giunta ricoperto dal 2018, cioè dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Nicolò Rizzo. Cruciata continuerà a ricoprire il ruolo di consigliere comunale, eletto nella lista di “Oltre” a sostegno del primo cittadino.
Le dimissioni dell’esponente di Diventerà Bellissima
L’esponente di Diventerà Bellissima, nella lettera inviata al sindaco Rizzo, che ringrazia per la fiducia, specifica che la scadenza dell’impegno amministrativo era stata concordata all’atto della nomina e ritiene “arrivato il momento di lasciare ad altri lo spazio dovuto. “Diventerà Bellissima” vuole rimanere a sostegno di questo governo cittadino con la presenza in giunta di una persona diversa dal sottoscritto. Rimarrò comunque a sostenere l’azione amministrativa tra i banchi del consiglio comunale”.
Le nuove deleghe agli assessori
A dicembre il sindaco Rizzo aveva nominato due nuovi assessori e dopo le dimissioni di Cruciata ha già redistribuito le deleghe tra gli altri 4 assessori: la vice sindacatura è adesso di competenza di Maria Tesè che ha anche le deleghe alle politiche giovanili, turismo, spettacolo, cultura e sport.
Le deleghe di Giuseppe Cruciata urbanistica, edilizia privata ed attività produttive, sono adesso competenza dell’assessore Giovanni Portuesi che le aggiunge a bilancio, tributi, servizi demografici, rapporti con il consiglio comunale, rapporti con gli uffici scolastici regionali e pari opportunità.
Invariate le deleghe per gli altri assessori: Emanuela Scuto continuerà ad occuparsi di servizi sociali, pubblica istruzione, informatizzazione e digitalizzazione, legalità, contenzioso e rapporti legali.
L’assessore Antonio Senia ha le deleghe all’agricoltura e pesca, protezione civile, manutenzione strade, manutenzione rete idrica e fognaria, verde pubblico, decoro urbano e ambiente, rapporti con le frazioni di Castellammare e valorizzazione di monte Inici.
Deleghe al personale, sicurezza pubblica, viabilità, polizia municipale e lavori pubblici rimangono di competenza dello stesso sindaco Nicolò Rizzo.
La lettera di dimissioni
Nella lettera di dimissioni Giuseppe Cruciata traccia un bilancio della vice sindacatura a fianco di Nicolò Rizzo e sottolinea: «Abbiamo lottato contro i mulini a vento per velocizzare una macchina burocratica inceppata nella quale non vi era distinzione tra competenze politiche e competenze gestionali, portando avanti, coraggiosamente, una rotazione di competenze settoriali auspicata da più parti da almeno quindici anni e mai realizzata, applicando finalmente le norme nazionali sull’anticorruzione che nei periodi precedenti venivano sistematicamente disattese. Abbiamo dato certezza lavorativa ad un centinaio di lavoratori comunali che, per più di 25 anni, hanno svolto le loro mansioni in condizioni precarie ed abbiamo rafforzato settori comunali che abbiamo ricevuto poco produttivi».
Nella missiva Cruciata prosegue: «Ci siamo imbattuti in imprevisti che non si augurano nemmeno al peggior nemico e senza perderci d’animo li abbiamo affrontati e superati anche quando all’apparenza non c’era via d’uscita. In tutto questo, come se non bastasse la gravità e le incertezze causate dalla pandemia da Covid-19 che stiamo vivendo, si sono aggiunte condizioni climatiche avverse che hanno fatto emergere tutte le fragilità di un territorio che negli anni è stato troppo trascurato».
Specifica quindi il motivo delle dimissioni: «Sin dall’inizio Le avevo comunicato che il mio impegno in Giunta sarebbe durato per metà mandato, ma poi la triste vicenda che l’ha coinvolta mi ha portato ad allungare i tempi perché le mie dimissioni, in quel determinato periodo, avrebbero avuto una risonanza distorta dalle vere motivazioni. Sa molto bene che non sono mai stato attaccato alla cosiddetta “poltrona” e ritengo sia arrivato il momento di lasciare ad altri lo spazio dovuto. “Diventerà Bellissima” vuole rimanere a sostegno di questo governo cittadino con la presenza in Giunta di una persona diversa dal sottoscritto. Rimarrò comunque a sostenere l’azione amministrativa tra i banchi del Consiglio Comunale, attento affinché quanto realizzato sino ad oggi non venga perduto, ed altresì vigile affinché tutti i progetti rimasti in stand-by, a causa della pandemia, vengano portati a compimento prima della fine del mandato ricevuto».
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