La posizione dell’assessore regionale Mimmo Turano traballa sempre di più ma la Lega lancia un preciso messaggio. E cioè che l’analisi sul dopo-voto delle scorse amministrative dovrà essere fatta a 360 gradi. In poche parole non potrà tenere banco solo il “caso Trapani”, dove la Lega in blocco è confluita in una lista civica non sostenendo il centrodestra. La resa dei conti dovrà essere fatta ad ampio raggio.

“Tutti in discussione”

E’ il vicepresidente della Regione Luca Sammartino che senza mezzi termini mette subito in chiaro le cose. “In un’eventuale analisi tutto dovranno sentirsi in discussione e non solo Turano, io per primo”. Dunque il messaggio appare chiaro agli alleati: nessuno di loro deve sentirsi fuori discussione. L’analisi riguarderà tutti, da Forza Italia a Fratelli d’Italia. L’impressione è che l’after day i queste elezioni amministrative potrebbe anche lasciare il segno all’interno del governo regionale.

L’effetto ci sarà

L’impressione è comunque quella che le elezioni amministrative avranno un effetto anche sulla giunta regionale. A scuotere ancora una volta il caso Trapani è stata Fratelli d’Italia, il cui candidato sindaco Maurizio Miceli è stato sconfitto da Giacomo Tranchida. “È successo che un giocatore si è tolto la maglia della propria squadra e ha giocato con quella dell’altra – ha dichiarato ieri il coordinatore di Fratelli d’Italia, Giampiero Cannella -. Il presidente della Regione deve intervenire”. Il leghista Mimmo Turano sarebbe reo, per Fratelli d’Italia, di aver fatto vincere il centrosinistra a Trapani. Una mossa che sarà la scintilla per un rimpasto che, dopo i ballottaggi, porterà a più di un cambio in giunta. Anche se i tempi non sono certi e il presidente Schifani potrebbe decidere di soprassedere sino a fine estate.

I risultati a Trapani

La Lega, sotto forma di lista civica, è andata forte anche a Trapani, dove è passata dall’1,7% di cinque anni fa all’8,7 attuale. Ma questa dote di consensi è foriera di bufera. I voti sono infatti andati al candidato del centrosinistra Giacomo Tranchida, determinandone la vittoria al primo turno contro l’uomo del centrodestra, Maurizio Miceli (FdI).

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