Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono in volo verso Bengasi, in Libia, secondo quanto si apprende, per la liberazione dei pescatori siciliani che sono lì trattenuti da 108 giorni. A Bengasi, roccaforte del generale Khalifa el-Haftar sono trattenuti da inizio settembre gli equipaggi di due pescherecci italiani di Mazara del Vallo: 18 persone, tra cui 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi.

La liberazione non è stata ancora ufficializzata ma sembra cosa certa e, di conseguenza c’è grande attesa e ci sono grosse aspettative a Mazara del Vallo dopo l’annuncio del volo del premier Conte e del ministro degli Esteri Di Maio a Bengasi. Familiari, amici e colleghi si sono radunati davanti al Comune dove hanno incontrato il sindaco Salvatore Quinci. “Abbiamo ricevuto comunicazioni su una liberazione imminente – ha detto Quinci – aspettiamo adesso aggiornamenti e la conclusione di questa vicenda”.

“E’ un grande giorno per tutti noi, ha confermato ils indaco Quinci, ora aspettiamo l’ufficialità”

E immediatamente partono anche le polemiche, “Oggi sono 108 giorni dal sequestro, con comodo…” dice il leader della Lega, Matteo Salvini, a proposito dell’iniziativa del premier Giuseppe Conte e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio in viaggio verso Bengasi.

Le famiglie dei 18 marittimi di Mazara del Vallo sequestrati in Libia attendono ancora di poter riabbracciare i loro cari dallo scorso 1 settembre data del sequestro dei due pescherecci.

Innumerevoli, da ogni parte, gli appelli al mondo politico ed istituzionale per il loro rilascio che sembra adesso finalmente avvenuto

Per questa vicenda è stato stanziato  mezzo milione di euro destinati alle famiglie dei pescatori sequestrati . Una scelta operata con un emendamento al Dl Rilancio approvato ieri sera in commissione al Senato. Lo stanziamento è destinato a “misure di sostegno ai familiari del personale imbarcato e di contributi all’impresa di pesca, nei casi di sequestro in alto mare da parte di forze straniere anche non regolari” e riguarda anche gli avvenimenti del 2020.

’emendamento è stato presentato da tre esponenti Iv: Eugenio Comincini, Davide Faraone e Donatella Conzatti.
I Fondi si aggiungono ai 150 mila euro che erano già stato stanziato dal governo della Regione ma la norma nazionale, al contrario del provvedimento regionale, non riguarda., però, soltanto i 18 siciliani. La vicenda, adesso, sembra finalmente arrivata a soluzione ma le polemiche non finiranno certamente oggi.

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