“Al momento non siamo in grado di corroborare alcuna informazione, ma confidiamo nella magistratura per il più rapido chiarimento della situazione, nell’interesse delle missioni umanitarie di ricerca e salvataggio”. Lo dice Save the Children che prende “atto delle notizie uscite sui media” in relazione all’inchiesta trapanese per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che ha portato al sequestro della nave Iuventa della ong tedesca Jugend Rettet.

Per noi il salvataggio di vite umane è e sarà la priorità e ci dispiace non poter operare nella zona di ricerca e salvataggio in questo momento. Non vogliamo fare alcuna ipotesi, per questo stiamo raccogliendo informazioni a tutti i livelli e solo dopo potremmo valutare le accuse. Speriamo di incontrare le autorità italiane prestissimo”. Lo scrive l’ong Jugend Rettet su Twitter e sul suo sito.

Intanto l’equipaggio della Iuventa, sequestrata ieri su ordine della procura di Trapani che indaga sulla condotta di alcune organizzazioni non governative impegnate nel soccorso dei migranti, è stato trasferito dall’imbarcazione in alcune abitazioni private dell’isola di Lampedusa solitamente affittate ai turisti. La nave è stata fermata l’altro ieri notte nel porto della maggiore delle Pelagie.

La Iuventa è ancorata e sorvegliata dalla polizia di Stato.
Ieri mattina l’equipaggio era stato interrogato dagli inquirenti che ipotizzano irregolarità nelle operazioni di soccorso in mare e contestano – ma il fascicolo è ancora a carico di ignori – il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Fermata due giorni fa, la Guardia Costiera, che aveva parlato di controlli di routine, ha notificato ieri il provvedimento di sequestro. La nave è stata perquisita anche con l’aiuto di cani e la Guardia Costiera ha portato via i documenti di bordo.

Gli investigatori hanno anche preso alcuni computer che si trovavano a bordo della nave Iuventa. Sui pc la polizia farà degli accertamenti tecnici. Verranno esaminati dagli inquirenti anche tutti gli strumenti di bordo che “raccontano” i movimenti dell’imbarcazione impegnata nel soccorso dei migranti.
La Iuventa oggi partirà per Trapani, dove resterà sotto sequestro.

L’indagine della procura di Trapani su contatti tra scafisti libici e equipaggio della nave Iuventa di una Ong tedesca resterà a Trapani. Lo ha ribadito il procuratore facente funzioni Ambrogio Cartosio puntualizzando che non ci sarà alcun trasferimento del procedimento alla Dda di Palermo, competente per legge a indagare sui traffici di migranti.

I pm di Trapani, pur riconoscendo l’abitualità delle irregolarità commesse dalla Iuventa nei salvataggi – irregolarità accertate in tre episodi ma per la Procura ricorrenti – hanno contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e non l’associazione a delinquere.

Qualora fosse ipotizzata l’associazione criminale, visto che si prefigurano complicità tra equipaggio dell’imbarcazione e
scafisti, la competenza a indagare sarebbe della Dda di Palermo.

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