Venti avvisi di garanzia, per omicidio colposo, sono stati notificati dalla Procura di Marsala ad altrettanti sanitari (medici e qualche infermiere) dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano.

Il procedimento è nato dalla denuncia presentata dai familiari di un uomo di Campobello di Mazara, Tommaso Grosso, di 49 anni, morto nella notte tra il 7 e l’8 febbraio, qualche ora dopo essere stato dimesso dal Pronto soccorso, dove si era recato nel primo pomeriggio del 5 febbraio.

Prima di dimetterlo, i medici dell’area di emergenza gli avevano diagnosticato “addensamenti polmonari bilaterali” e una “broncostenosi diffusa”. All’ingresso, gli era stato assegnato il “codice giallo”.

Si attende, adesso, l’esito dell’autopsia già effettuata da medici dell’Istituto di Medicina Legale di Palermo. L’avviso di garanzia è stato notificato a medici del Pronto soccorso, nonché dei reparti di Cardiologia e Medicina interna. In pratica, tutti i sanitari che, in qualche modo, hanno avuto a che fare con il paziente deceduto.

Dall’asp di Trapani, però, contestano al ricostruzione degli eventi. “La direzione strategica aziendale dell’ASP di Trapani dopo il decesso, all’ospedale di Castelvetrano, ha chiesto una relazione sull’evento al primario del reparto di chirurgia e accettazione d’urgenza del nosocomio, Domenico Ferrara, dalla quale si evince – si legge in una nota – che il paziente non è stato dimesso dal pronto soccorso ed è tornato a casa, ma è stato ricoverato al reparto di medicina, dove è deceduto due giorni dopo”.

Secondo la relazione di servizio, il paziente, era stato visitato presso il pronto soccorso, già il 23 e 24 dicembre 2016. Dopo 38 giorni, l’1 febbraio 2017, si è recato al P.S. del Vittorio Emanuele di Castelvetrano, e dimesso con la diagnosi “febbre”. E’ tornato il 5 febbraio scorso alle 14, 58, e dopo una permanenza in osservazione per circa 30 ore, è stato ricoverato in medicina il giorno 7 febbraio alle ore 02.57 con la diagnosi “addensamenti polmonari bilaterali”. Durante il ricovero sono state eseguite altre consulenze ed esami diagnostici.  Il decesso è avvenuto nel reparto di  medicina il giorno 9 febbraio alle 01.45 per “arresto cardiorespiratorio in paziente con broncopolmonite bilaterale e insufficienza respiratoria”.