Sono riprese all’alba le ricerche di eventuali dispersi del naufragio di ieri sulla costa tra Marinella di Selinunte e Porto Palo di Menfi. Lo specchio d’acqua antistante il luogo dove si è arenata l’imbarcazione è controllato da due elicotteri dell’Aeronautica militare e della Guardia costiera e dai mezzi navali dei vigili del fuoco e della Capitaneria di porto. Secondo i superstiti mancherebbero all’appello almeno 15 migranti.

Il tratto di spiaggia è presidiato da carabinieri, vigili del fuoco e uomini della protezione civile regionale. Al momento le
ricerche hanno dato esito negativo. Ieri mattina sulla spiaggia dove si è arenata l’imbarcazione sono stati trovati 5 cadaveri
di migranti annegati durante lo sbarco.

Migranti all’isola dei conigli

Quarantotto migranti, fra cui 2 minori, sono stati avvistati dai carabinieri lungo la strada di Ponente, a Lampedusa. Erano giunti poco prima sulla spiaggia dell’Isola dei Conigli. La barca di legno di 10 metri è stata trovata sull’arenile. Il gruppo di egiziani, marocchini, siriani e senegalesi , secondo quanto ha riferito, è salpato alle 22 di venerdì da Zouara, in Libia, e per la traversata ognuno di loro ha pagato 5mila dollari. Dopo un primo triage sanitario sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.

Altri sbarchi a Lampedusa

Sono 340 i migranti che, a partire dalla mezzanotte, sono sbarcati a Lampedusa. Sei i barconi, tutti salpati dalla Libia, che sono stati agganciati o soccorsi dalla Guardia di Finanza e dalla Capitaneria di porto. A bordo c’erano da un minimo di 45 ad un massimo di 84 sedicenti egiziani, bengalesi, siriani, sudanesi, eritrei, etiopi, marocchini e pakistani. Uno dei natanti, con a bordo 48 persone – tra cui una donna – è stato “ombreggiato” per evitare che si ribaltasse dalla nave ong Nadir. Un altro è stato invece aiutato con intervento dell’Aurora Sar della ong Sea Watch.

Ieri, sulla maggiore delle isole Pelagie, c’erano stati 12 sbarchi con un totale di 593 migranti. L’ultimo, in ordine di
tempo, prima della mezzanotte, è avvenuto direttamente a Cala Croce: i carabinieri hanno bloccato 56 eritrei ed egiziani – tra
cui 5 donne – che stavano cercando di raggiungere la strada. L’imbarcazione utilizzata per la traversata non è stata
ritrovata. Dei 12 natanti giunti ieri solo due, a detta dei complessivi 33 sbarcati, sono partiti da Sfax, in Tunisia.

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