Una ferrea determinazione, un grande impegno e soprattutto una viscerale passione per quello che si è scelto di fare nella vita.
Oggi Nino Pizzolato è l’orgoglio dei siciliani e dell’Italia dello sport in generale.
L’atleta 24enne originario di Salaparuta (Trapani) entra nella storia conquistando per la seconda volta consecutiva il titolo di campione europeo di sollevamento pesi nella categoria 81 kg a Mosca.
L’azzurro è stato protagonista di una gara a dir poco perfetta, con 6 alzate valide su 6 e un totale di 370 kg, che gli consente di scavalcare il bulgaro Nasar con 369 kg.

Una avventura iniziata da ragazzino

“Ho iniziato questo sport – racconta Pizzolato a BlogSicilia – all’età di 13 anni e mezzo. A scuola sono venuti degli allenatori da Palermo per invitarci a partecipare ai giochi studenteschi, parlandoci delle diverse discipline atletiche. Proiettarono anche dei video. Il sollevamento pesi attirò la mia curiosità. Poi ci proposero di fare una gara. Così è nato tutto”.

La gara dell’atleta siciliano a Mosca

“Sono andato a Mosca per combattere sino all’ultimo – dice Pizzolato che è appena rientrato in Italia -. Ottenere due titoli di fila è per me motivo di grande soddisfazione. Non ho pensato prioritariamente alla qualificazione olimpica, perché avevo già un bel punteggio. Mosca ha significato più che altro una sfida con me stesso. E’ stata una gara molto emozionante, sia per me che sono stato uno dei protagonisti, ma anche per tutti gli appassionati di questo sport che magari osservano da ‘fuori’. E’ una emozione che se non la vivi difficilmente riesci a comprendere”.
Era iniziata con grande tensione la competizione della 81 kg con 3 atleti usciti fuori gara e tante prove nulle. Non
sembra risentirne però Nino Pizzolato, che sale in pedana per ultimo, concentratissimo, sollevando senza intoppi 159 kg. Provano a dargli fastidio il bulgaro Karlos Nasar e il lettone Ritvars Suharevs, che però sbagliano i 162, risultato portato a termine dall’italiano; Nasar rilancia a 163 ma Nino è bravissimo a mantenere i nervi saldi e a rispondere a tono sollevando 164 kg, oro di strappo. Nello slancio fanno giurisprudenza i 196 kg sollevati nel gruppo B dall’armeno Rafik Harutyunyan, che obbligano subito tutti gli atleti ad alzare l’asticella. A darsi battaglia sono ancora una volta Nino Pizzolato e Karlos Nasar. Dopo le rispettive entrate a 195 e 194 è il bulgaro ad allungare a 200, trovando una pronta risposta nell’Azzurro; nella terza alzata Nasar tenta il tutto per tutto sollevando addirittura 206 kg non immaginando che però Nino Pizzolato lo avrebbe seguito. E invece l’italiano inanella la sua sesta alzata positiva consecutiva, tra il tripudio dei suoi colleghi di Nazionale e dei suoi tecnici, che gli consente di conquistare il titolo europeo.

Gli obiettivi futuri

In merito ai Giochi di Tokyo e alla sua partecipazione, Pizzolato precisa: “Ancora manca l’ufficialità che arriverà a fine aprile. Con il risultato ottenuto ieri ho però messo un bel punto esclamativo alla mia qualificazione. Il prossimo obiettivo è andare a dire la mia alle Olimpiadi”.

I pensieri di un atleta

La domanda a questo punto è d’obbligo. Cosa pensa un’atleta durante la sua performance dopo anni e mesi di sacrifici e preparazione? “Quando si è in pedana – precisa il campione – non si pensa. Si entra in una sorta di fase cosciente ma distaccata dal mondo reale. Esisti solo tu e il bilanciere. Credo che sia così per tutti gli atleti, indipendentemente dalla disciplina praticata”.

Lo sport maestro di vita

L’avventura di Pizzolato, come detto, è iniziata da ragazzino. Cosa ha da dire a chi vuole intraprendere la carriera sportiva? “Tutti gli sport non sono semplici, si fatica tanto – osserva il campione che fa parte del gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato -. La Sicilia ha sfornato tanti talenti nel sollevamento pesi. Si tratta di uno sport che se fatto bene, con allenatori preparati, ti dà tanto, sia proprio a livello di prestazioni sportive che nella vita. A me ha cambiato la vita. Sono cresciuto nel mondo dello sport, una ‘dimensione’ bellissima. Lo sport forgia il carattere di chi lo pratica. Penso ai numerosi viaggi che ho fatto, agli incontri, alla possibilità di conoscere paesi e culture diverse. Tutto questo mi ha cambiato molto ed in meglio”.