E’ ancora senza un nome il cadavere che ieri pomeriggio è stato recuperato alla foce del fiume Belice, a Selinunte, nella zona del ponte di ferro. I familiari di Paolo Giovanni Privitera, l’operaio 50enne scomparso da cinque giorni e al quale non si esclude che il corpo possa appartenere, non hanno formalmente riconosciuto il proprio congiunto.

Il corpo, infatti, per via della lunga permanenza in acqua, si è deteriorato e l’identificazione appare difficile. I congiunti di Privitera si sono pertanto riservati di richiedere nel corso dell’autopsia, che la Procura di Marsala deve fissare per la prossima settimana, che vengano effettuati gli esami utili alla comparazione del Dna per capire se il morto è Privitera.