Lo studio di strategie di rigenerazione urbana e territoriale finalizzate alla riqualificazione del patrimonio immobiliare e allo sviluppo, la realizzazione di convegni e momenti di studio con università, enti pubblici e privati specialisti nel settore, ma anche la messa in campo di attività di foundraising volte a ottenere risorse coinvolgendo istituti di finanziamento e singoli privati interessati alla riqualificazione e al rilancio del centro storico di Salemi. Queste alcune delle finalità dell’accordo quadro stipulato tra il Comune della cittadina trapanese, il Politecnico di Torino e il Wish (World international sicilian heritage): un’intesa di massima che guarda al recupero del patrimonio architettonico pubblico e privato del centro storico di Salemi, città che dal 2016 è inserita nel club dei Borghi più belli d’Italia. L’accordo, il cui iter è stato seguito dall’assessore comunale al Centro storico Vito Scalisi, è stato sottoscritto dal sindaco di Salemi, Domenico Venuti, dal direttore del dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino, Paolo Mellano, e dal presidente Wish, Chiara Donà Dalle Rose, nel corso di un incontro all’interno del castello normanno-svevo.
Dopo la visita di 15 studenti del dipartimento, che in ottobre sono stati protagonisti del workshop ‘Architettura Salemi Entanglement’ rimanendo in Sicilia per una sei giorni di studio e conoscenza del territorio salemitano, la collaborazione tra il Comune e l’ateneo torinese compie quindi un salto di qualità e si concretizza con un accordo che scommette sul recupero del patrimonio architettonico di proprietà pubblica: a tutto questo si aggiunge anche la possibilità di attirare a Salemi investitori privati, che possano scommettere su uno dei centri storici più affascinanti della Sicilia occidentale.
Il Comune di Salemi fornirà la logistica e le proprie infrastrutture da mettere a disposizione delle attività didattiche e di ricerca: all’orizzonte, dunque, la possibilità che la cittadina trapanese si trasformi in un piccolo laboratorio universitario, fucina di idee e proposte nei settori dell’architettura, dell’urbanistica, dell’ingegneria e dell’arte.
“Procediamo con decisione verso un obiettivo preciso – affermano Venuti e Scalisi -. Salemi e il suo vasto patrimonio storico si prestano all’idea di un grande laboratorio a cielo aperto dove in prospettiva possano germogliare idee, supportate da un lavoro scientifico fatto di metodo e applicazione, per il recupero della parte antica della città. Stiamo dando vita a un lavoro sinergico con tre attori che si impegnano a collaborare per un progetto ambizioso: un’azione di rigenerazione di un territorio che deve lasciarsi alle spalle le sterili rivendicazioni post-terremoto per intraprendere nuove strade di recupero della propria storia. Per fare tutto questo – concludono il sindaco e l’assessore al centro storico di Salemi – non potevamo che puntare sui giovani”.
Commenta con Facebook