Due persone sono state arrestate a Trapani perché fingendosi poliziotti si sono introdotte per una perquisizione nell’abitazione di due prostitute, le hanno rinchiuse in camera da letto e sono poi fuggiti portandosi 700 euro e i telefoni cellulari delle due donne. Gli investigatori sono risaliti ai due attraverso la testimonianza delle vittime e ad accertamenti sui due telefoni: sono stati arrestai dalla Squadra mobile di Trapani, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta della Procura. Sono accusati di sequestro di persona, rapina aggravata e usurpazione di pubbliche funzioni.
Nel giugno scorso si erano introdotti nell’abitazione di due prostitute, spacciandosi per poliziotti, i due uomini tratti in arresto lo scorso sabato, dalla Squadra Mobile della Questura di Trapani, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura. I malviventi, dopo essere entrati in casa, inscenando una finta perquisizione, avevano rinchiuso le donne in una camera da letto, sottraendo poi loro circa 700 euro ed i telefoni cellulari.
Per loro si sono aperte così le porte del carcere, con le accuse di sequestro di persona, rapina aggravata ed usurpazione di pubbliche funzioni.
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