La capitaneria di porto di Mazara del Vallo – guardia costiera ha coordinato un’esercitazione complessa riguardante l’ammaraggio di emergenza di un aereo al largo delle coste mazaresi ed il conseguente incendio in mare del velivolo.
Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare la prontezza operativa e la capacità di risposta ad eventi di questa tipologia coinvolgendo tutti i soggetti interessati tra cui, oltre alla guardia costiera, l’aeronautica militare, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, la croce rossa italiana e il corpo militare volontario.
La necessità di fronteggiare scenari come quello oggetto dell’esercitazione complessa comporta l’esigenza di predisporre servizi complessi di soccorso in mare, di assistenza a terra e di difesa dell’ambiente costiero, da attivare in funzione dell’evolversi dell’emergenza e richiede, quindi, il costante monitoraggio del livello di prontezza operativa degli enti competenti e dell’effettiva capacità di risposta delle risorse antinquinamento soprattutto attraverso l’esecuzione delle esercitazioni periodiche.
L’avvio dell’esercitazione con l’emergenza segnalata
L’esercitazione ha avuto inizio alle 11, quando la torre di controllo di Trapani-Birgi ha informato la sala operativa della guardia costiera di Mazara del Vallo di un’emergenza a bordo di un aeromobile partito da Pantelleria e diretto a Trapani, attivando in tal modo l’organizzazione SAR, pronta ad intervenire in caso di ammaraggio per soccorrere gli occupanti del velivolo.
Le operazioni di recupero
Per le operazioni di recupero, sotto il coordinamento della guardia costiera, sono state impiegate in mare la motovedetta SAR CP 849. In prima battuta, nella simulazione, sono state tratte in salvo 7 delle 8 persone presenti a bordo del velivolo, mentre una risultava dispersa. I naufraghi recuperati sono stati portati a terra presso la banchina “RUGGERO II” del Porto Nuovo, ove ad attenderli vi era personale sanitario e volontari della croce rossa Italiana e del corpo militare volontario, pronti a prestare le prime cure ai malcapitati che avevano riportato alcuni traumi ed ustioni.
Lo spegnimento dell’incendio
Mentre la motovedetta SAR CP 849, con a bordo personale e mezzi di estinzione incendio dei vigili del fuoco unitamente alla motovedetta dei vigili del fuoco di Trapani VF05, era impegnata per l’estinzione dell’incendio sviluppato dal velivolo, la motovedetta della guardia di finanza di Mazara del Vallo G212 iniziava le operazioni di ricerca in mare del naufrago.
Le ricerche del disperso ed il suo recupero
Estinto l’incendio anche la motovedetta CP 849 iniziava le operazioni di ricerca in mare del disperso. Con il recupero dello stesso si è conclusa l’esercitazione.
L’esercitazione complessa svolta ha permesso di testare la capacità di risposta degli assetti di emergenza disponibili in ambito locale e di affinare le sinergie operative di tutte le forze in campo, sotto il coordinamento del Corpo delle Capitanerie di Porto, cui la legge affida la gestione di tali emergenze in mare, a tutela della vita umana e dell’ambiente marino e costiero.
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