Non era ancora sorto il sole quando sabato i Carabinieri della Compagnia di Alcamo, raccogliendo i frutti di una complessa attività di indagine protrattasi dal gennaio all’aprile 2018, eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei persone ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, ricettazione ed evasione.
I provvedimenti sono stati emessi dall’Autorità Giudiziaria di Trapani in virtù dei risultati prodotti dall’attività investigativa denominata “DARK VILLAGE” condotta dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo su un gruppo di persone sospettate di aver organizzato una rete di spaccio di cocaina e marijuana con base al “villaggio regionale” di Alcamo.
Anche mediante l’ausilio di sofisticati strumentazioni di ultima generazione, i Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Alcamo sono riusciti a documentare numerosi episodi di spaccio verificatisi principalmente nei meandri di viuzze che costeggiano i palazzi di edilizia popolare alcamesi, svelando e relazionando poi dettagliatamente in ordine alle modalità, ai responsabili e agli acquirenti dei reati.
Il dominus della rete di spaccio scoperta dai Carabinieri si è palesato essere l’alcamese 35enne Emanuele Cataldo, che in questa operazione si è reso autore sia del reato di cessione che di quelli di ricettazione e di evasione dagli arresti domiciliari.
Se la detenzione e lo spaccio, infatti, afferiscono a numerosi episodi che hanno coinvolto a vario titolo anche la moglie dello stesso, Francesca Palmeri, e i suoi cugini Emanuele e Fabrizio Trupiano, la ricettazione, di cui si è macchiato anche Paolo Piazza, è relativa al rinvenimento nella loro disponibilità di due teloni in pvc componenti di un gazebo rubato nel settembre 2017 in contrada Conza di Castellammare del Golfo.
L’evasione,invece, che viene contestata al solo Cataldo, è stata commessa nel febbraio scorso allorquando lo stesso, trovandosi già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, usciva arbitrariamente dalla propria abitazione e veniva notato dagli occhi attenti dei Carabinieri di Alcamo che provvedevano a relazionare in tal senso.
Concordando con le numerose risultanze investigative prodotte dai militari della Compagnia, il Tribunale di Trapani emetteva dunque l’ordinanza con la quale veniva disposta la custodia cautelare in carcere per Emanuele Cataldo; l’obbligo di dimora nel comune di Alcamo per Francesca Palmeri di anni 46, Emanuele Trupiano di anni 25, Fabrizio Trupiano di anni 21 e Paolo Piazza di anni 45;e l’obbligo di dimora nel comune di Palermo per Piero Saitta di anni 35.
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