Trapani

Fine anno di festa per 58 precari dell’ex provincia di Trapani, arriva la stabilizzazione

Potranno festeggiare l’arrivo del nuovo anno con in mano un contratto a tempo indeterminato. Momenti di festa per 58 lavoratrici e lavoratori del Libero Consorzio comunale di Trapani, l’ex Provincia Regionale, che saranno stabilizzati entro la fine dell’anno. A confermare la buona notizia sono la Funzione pubblica Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl che, dopo anni di lotte a fianco dei precari, esprimono soddisfazione per la fine di lungo iter che porterà alla firma dei contratti a tempo indeterminato.

Si sblocca l’iter

La Corte dei Conti, con parere dello scorso 23 dicembre, ha, infatti, sciolto tutti i dubbi e rimosso gli ostacoli interpretativi dei rappresentanti del Libero Consorzio Comunale di Trapani che avevano, di fatto, bloccato il percorso di stabilizzazione. “Questo importante risultato per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori – dicono la componente della segreteria con delega agli Enti locali della Fp Cgil Francesca Todaro, il responsabile territoriale enti locali del comprensorio di Trapani della Cisl Fp Rosario Genco e il segretario provinciale della Uil Fpl Giorgio Macaddino – è frutto di anni di lotte a difesa dei diritti lavoratori, ma anche dell’impegno della Prefetta in carica e dei Prefetti, che negli anni si sono susseguiti, che hanno convocato incontri e tenuto costantemente rapporti istituzionali per il superamento del precariato”.

Una fase delicata

Per i rappresentanti della Fp Cgil, della Cisl Fp e della Uil Fpl “si tratta di una misura di giustizia sociale poiché, finalmente, anche il Libero Consorzio di Trapani, seppure in extremis e dopo che la Corte dei Conti esprimendosi con un parere ad hoc ha fugato ogni perplessità avanzata dai rappresentanti della ex Provincia, ha preso atto e deliberato per le assunzioni a tempo indeterminato dei cinquantotto lavoratori entro la fine dell’anno. Con la stabilizzazione, dicono i tre sindacalisti, si chiude una fase delicata della vertenza. Tuttavia, adesso, occorre seriamente pensare a incrementare l’orario di lavoro per arrivare all’obiettivo del tempo pieno per tutti gli ex precari”.

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