Lunedì 30 e martedì 31 luglio, alle 19.15, al Teatro Antico di Segesta, L’Asino d’oro, di Apuleio, diretto da Francesco Polizzi. Uno spettacolo creato in esclusiva per il Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018, la manifestazione organizzata dal Comune di Calatafimi Segesta con la sinergia del Parco Archeologico di Segesta e la direzione artistica di Nicasio Anzelmo. Interpreti Francesco Polizzi, Martin Loberto, Vincenzo Iantorno, Roberta Anna, Alessandra De Rosario, Andrea Lami.

E’ la scherzosa storia del giovane Lucio, appassionato di incantesimi e prodigi, che per un fatale scambio di filtri magici si trasforma in un asino e solo dopo molte tormentose peripezie riesce a ritrovare il suo aspetto umano grazie all’intervento divino di Iside.

Una storia che racchiude un significato profondo non molto distante dal simbolo tragico per eccellenza: Edipo. Come per Edipo la vera colpa di Lucio è la sua smania di sapere, quella curiosità, per cui non arretra di fronte a nessun pericolo. Ciò che Lucio vuole imparare dalla maga Panfile – asservire al proprio potere le forze naturali e divine – è la più tragica hybris nella quale possa incorrere una creatura umana: e come Edipo dovrà pagare la sua superiore intelligenza con l’accecamento e con il lungo vagabondare senza patria, sprofondato in esperienze degradanti che lo portano a conoscere una realtà di dolore, violenza e perversione. E come per Edipo le disavventure di Lucio sono allo stesso tempo punizione e veicolo per una più adulta maturità. Ma lontano dai toni tragici dell’eroe di Sofocle, Lucio trova invece la sua espiazione attraverso la farsa, la commedia buffonesca, la mescolanza di alto e basso, sublime e immondo che ne fanno il modello di tutti i romanzi di formazione.