Tragedia nel mare di Scopello. Un giovane di 34 anni è morto durante una battuta di pesca subacquea.

Salvatore Scardina maresciallo dell’esercito avrebbe compiuto a novembre 35 anni, era di Paceco ma viveva ormai da tempo a Bolzano.

Il giovane aveva deciso di fare un’immersione a Cala Mazzo, la spiaggia tra i faraglioni di Scopello e la riserva dello Zingaro.

Poi la risalita. Da questo momento ci sarebbero due versioni. Una ricostruzione racconta che Scardina si sia sentito male mentre si stava togliendo la muta quindi era già a terra, l’altra che stava per raggiungere la terraferma ma improvvisamente si è accasciato.

L’allarme è scattato attorno alle 9,30. Immediati i soccorsi ma per il giovane sub non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore si era fermato. Sul posto i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarlo. Sono intervenuti gli agenti del Commissariato, carabinieri e il medico legale.

Probabilmente si è trattato di un’embolia o anche un possibile arresto cardiaco. A notare il corpo del giovane esanime sono stati alcuni bagnanti, che si trovavano sul bagnasciuga della caletta.

Sono stati loro a dare l’allarme a 118 e forze dell’ordine. Ora sarà l’autopsia a cercare di far luce sulle cause. Salvatore Scardina aveva due grandi passioni, quella per il mare e per la montagna, era iscritto al Cai, club Alpino Italiano.

Il giovane maresciallo si trovava a Paceco in licenza per un lutto che aveva colpito la sua famiglia. Due settimane fa era venuto a mancare dopo una lunga malattia, il papà che era un agente di polizia alla Digos a Trapani.

Tre anni fa era andato in pensione, poi la malattia e due settimane fa era deceduto, Salvatore si trovava a Trapani per stare vicino alla famiglia e agli affetti più cari. Anche un cognato di Salvatore è poliziotto. E anche lui, Salvatore aveva chiesto di poter entrare in polizia ed aveva vinto il concorso e a breve avrebbe continuato l’esperienza lavorativa del padre. I funerali sono previsti per lunedì.