- Grazie a TraP, cinque zone di Trapani si rifaranno il look
- Cinque muralisti di fama mondiale lavoreranno al progetto
- Iniziativa finanziata grazie alle restituzioni dei deputati del M5s all’Ars
Cinque zone di Trapani si rifanno il look grazie a 5 importanti opere che saranno realizzate dai muralisti di fama mondiale. Prende, così, il via TraP, il nuovo progetto finanziato grazie alle restituzioni dei deputati del Movimento 5 stelle all’Ars che per l’occasione hanno messo a disposizione la somma di 25mila euro.
Iniziativa presentata a palazzo D’Alì
L’iniziativa, realizzata in collaborazione dell’associazione culturale Pandora, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a palazzo D’Alì, sede del Comune.
L’associazione Pandora è l’organizzatrice della manifestazione FestiWall a Ragusa, che in cinque anni ha fatto diventare il capoluogo ibleo una delle capitali italiane dell’arte urbana.
Cinque artisti al lavoro a Trapani
Cinque artisti provenienti da tutto il mondo si metteranno al lavoro in cinque punti strategici della città di Trapani: gli uruguaiani del collettivo Licuado interverranno sui prospetti del cimitero comunale che si affacciano sul Lungomare Dante Alighieri; l’artista messicano Said Dokins sull’opera incompiuta di Via Libica; l’argentino Eversiempre sul perimetro del centro sportivo “Roberto Sorrentino”, l’italiano Ligama sul prospetto del quartiere San Giuliano, punto di contatto con il comune di Erice. L’artista australiano Guido van Helten ha posticipato il suo arrivo nel 2022 per un intervento su due prospetti all’ingresso del quartiere Fontanelle.
Partiti due dei cinque cantieri
Due dei cinque cantieri sono già partiti, con la coppia Licuado e Said Dokins, mentre si attende l’arrivo di Eversiempre e Ligama la prossima settimana.
“Crediamo molto – ha detto la deputata Stefania Campo, presidente dell’Associazione Movimento 5 Stelle Sicilia che ha finanziato il progetto – nel potere rigenerativo dell’arte pubblica, in una regione come la Sicilia che, durante la crisi pandemica, ha dovuto sostenere con enorme sforzo il blocco delle attività con le ripercussioni sociali che tutti conosciamo. Quella di Trapani, come tutte le candidature a capitale della cultura, ci sono sembrate meritorie di una donazione a prescindere dai colori politici. Un grazie va anche allo scrupoloso lavoro che le nostre consigliere, Chiara Cavallino e Francesca Trapani, svolgono in consiglio comunale”.
“TraP vuole essere un progetto pilota”
“TraP – ha detto il curatore della manifestazione Vincenzo Cascone – vuole essere un progetto pilota, un primo approccio a una città piena di risorse e contenuti che grazie all’arte pubblica possono diventare spunti di riflessione. Tutti gli artisti hanno indagato alcuni aspetti della millenaria storia della città, ora ispirandosi ai testi storici, ora sviluppando le caratteristiche del contesto urbano. Il risultato sarà sorprendente”.
Come è stato finanziato il progetto
TraP è l’ennesimo progetto finanziato con le restituzioni di parte degli stipendi dei deputati del gruppo M5S all’Ars. che, da quando è approdato a palazzo dei Normanni, ha restituito quasi 6 milioni di euro, che hanno permesso di realizzare numerose opere di pubblico interesse, che vanno dall’arcinota trazzera di Caltavuturo, che ha permesso di ricucire la Sicilia spaccata in due dopo il crollo del ponte Himera sull’autostrada A19, al parco letterario di Porto Empedocle, alle borse di studio per atleti disabili, ai numerosi parchi giochi per bambini, solo per fare qualche esempio.
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