Stamattina, a Palermo, i presidenti e i vicepresidenti del Comitato tutela ambiente e territorio di Alcamo, Rosa Alba Puma e Massimo Fundarò, e del Comitato no inceneritore-gassificatore di Calatafimi-Segesta, Ninni Curatolo e Francesco Gruppuso, hanno consegnato all’assessore regionale all’Ambiente Alberto Pierobon le novemila firme raccolte sulle due petizioni popolari per evitare la costruzione di due impianti privati di trattamento rifiuti (uno in contrada Citrolo di Alcamo, di Asja Ambiente, e l’altro in contradada Gallitello di Calatafimi-Segesta, di Solgesta).
Con la petizione si chiede invece di puntare alla costituzione di un impianto pubblico di compostaggio aerobico in contrada Lagani di Calatafimi-Segesta, in un terreno confiscato alla mafia.
“Abbiamo chiesto, con forza, il finanziamento dell’impianto aerobico di trattamento dei rifiuti organici in quanto riteniamo che sarebbe la scelta migliore per la salute dei cittadini, per la tutela ambientale del nostro territorio e per una notevole riduzione dei costi a carico dei cittadini”, affermano i comitati in una nota congiunta.
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