Aveva procurato un incendio in un’ampia zona alla periferia di Valderice, nel Trapanese, e per questo un pastore è stato denunciato. Per risalire all’uomo si è fatto leva su una serie di indizi raccolti dai carabinieri, confermati poi dalle telecamere di videosorveglianza della zona e dal fatto che alcuni testimoni, per l’esattezza i pompieri, avessero incrociato l’auto del pastore mentre si recavano in zona per spegnere il rogo.
L’incendio del 4 settembre
A procedere sono stati i carabinieri della stazione di Valderice che hanno segnalato alla Procura di Trapani un pastore 30enne valdericino con l’accusa di incendio. A conclusione di un’attenta attività di indagine, i militari dell’arma hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo. L’episodio è quello che ha riguardato l’incendio di sterpaglie e macchia mediterranea che si sviluppò per circa 135 metri lo scorso 4 settembre in località Carrubbazza a Valderice, all’interno di un terreno demaniale.
Testimoni e telecamere
A confermare quanto raccolto dai carabinieri, oltre ai vigili del fuoco che poco prima di giungere sul posto hanno incrociato l’auto del pastore, alcune immagini estrapolate da circuiti di videosorveglianza della zona. Le telecamere hanno immortalato il 30enne a bordo di un’autovettura furgonata, di sua proprietà, che si allontanava dal luogo dell’incendio subito dopo la propagazione del rogo stesso.
Altri tre allevatori denunciati nel giugno scorso
Altri tre allevatori vennero denunciati nel catanese nel giugno scorso ma in quel caso per pascolo abusivo. Gli animali dei loro allevamenti furono trovati a pascolare in aree in cui vige il divieto perché negli anni passati erano state date alle fiamme. Si è trattata dell’ennesima operazione del genere nella provincia etnea da parte dei carabinieri nell’ottica del contrasto agli incendi boschivi. Al termine di una continua e articolata attività informativa sul territorio, i militari della sezione operativa hanno accertato il pascolo abusivo su un’area percorsa da un incendio nelle scorse stagioni estive e, per questo motivo, sottoposta a vincolo sulla destinazione d’uso decennale così come impongono le norme in materia. Sul posto risultavano presenti al pascolo diversi capi bovini, che venivano fotografati per poter così procedere alla loro identificazione attraverso il marchio auricolare.
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