La polizia di Stato su ordine del gip di Trapani ha arrestato un maestro di musica di 62 anni accusato di violenza sessuale ai danni di una donna disabile.
Accertati ripetuti abusi sulla donna in stato di fragilità
Le indagini della squadra mobile con intercettazioni ambientali e videoriprese, avrebbero accertato i ripetuti abusi ai danni della vittima giudicata completamente incapace in virtù di una sentenza del Tribunale di Trapani, a compiere atti sessuali.
Gli abusi sarebbero avvenuti in uno studio di registrazione
La donna era stata affidata alla potestà tutoriale della moglie del maestro che l’avrebbe abusata in uno studio di registrazione dove l’uomo teneva le lezioni.
L’uomo in carcere sequestrato materiale informatico
L’indagato è stato portato nel carcere di Trapani. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se vi siano altre vittime. Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza è stato sequestrato materiale informatico, per i successivi accertamenti.
A Novembre due misure cautelari ad Alcamo
Lo scorso mese la polizia ha emesso due misure cautelari ad Alcamo, nel Trapanese, nei confronti di due cittadini, entrambi stranieri, con la pesante accusa, tra le altre, di violenza sessuale. Si tratta di due storie totalmente diverse che solo per puro caso si sono concretizzate in questi giorni con i rispettivi provvedimenti stabiliti dall’autorità giudiziaria. Un cittadino rumeno è stato rintracciato e arrestato all’interno di una struttura ricettiva alcamese dove si trovava temporaneamente.
Condanna definitiva
Gli agenti hanno dato seguito al provvedimento in quanto l’uomo doveva scontare 5 anni e mezzo di reclusione in seguito a una condanna definitiva per violenza sessuale aggravata, commessa nel 2010 in provincia di Venezia. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato rinchiuso nella casa circondariale di Trapani. Scontata la pena, il rumeno dovrà osservare ulteriori obblighi che sono collegati al reato commesso: dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da minori, al divieto di svolgimento di lavori che prevedano il contatto con minori, nonché l’obbligo d’informare gli organi di polizia sulla sua residenza o sui suoi spostamenti sul territorio nazionale.
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