Secondo intervento in cinque giorni del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano nella riserva dello Zingaro, questa volta per una turista udinese di 61 anni colta da malore a cala dell’Uzzo, sul versante di San Vito Lo Capo (Trapani).
L’allarme è stato lanciato alle 14,30 dalla sala operativa del 118 che aveva ricevuto la richiesta di soccorso. La donna si era sentita male probabilmente per un calo pressorio dovuto alle alte temperature ed alla scarsa idratazione.
Una squadra della stazione Palermo-Madonie ha raggiunto a piedi la donna, l’ha caricata sulla barella e trasportata a spalle per circa un chilometro fino all’ingresso di San Vito dove ad aspettarla c’era un’autoambulanza del 118.
Il Sass era intervenuto domenica pomeriggio a cala Beretta, lato Scopello, in sinergia con l’Aeronautica militare, il 118 e i carabinieri, per soccorrere una turista calabrese di 57 anni che si era procurata una sospetta frattura della caviglia sinistra scivolando sul sentiero.
Scattato l’allarme alle 13,30, in pochi minuti erano partite due squadre della stazione Palermo-Madonie: mentre una si era avviata via terra, due tecnici di elisoccorso si erano imbarcati al campo sportivo di Castellamare del golfo su un elicottero HH139A dell’82° centro Csar decollato dall’aeroporto di Trapani-Birgi.
Il velivolo aveva calato sul luogo dell’incidente un tecnico con il verricello. La donna era stata immobilzzata, imbracata col triangolo di evacuazione e issata sull’elicottero che l’aveva poi sbarcata sul campo sportivo dove ad attenderla c’era un’autombulanza.
Lo scorso anno il Soccorso Alpino aveva portato a termine nove interventi in virtù della convenzione stipulata nel 2016 fa con 118, Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto e Riserva, alcuni dei quali in sinergia con l’Aeronautica Militare.
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