Termini Imerese, la Fiat e il sogno spezzato. La prima puntata del documentario a puntate, realizzato da Antonio Turco per Blogsicilia ha scatenato reazioni contrastanti sui social. La prima puntata del documentario breve è stata trasmessa  domenica 20 febbraio alle 21, in diretta su BlogSicilia . E’ possibile vederla sulla pagina facebook di BlogSicilia.

Le testimonianze di chi resta in prima linea

Nel reportage che porta la firma di Antonio Turco potrete ascoltare le testimonianze di quei lavoratori e i contributi di politici e sindacalisti che hanno seguito in prima persona la vertenza, da Totò Burrafato (ex sindaco di Termini Imerese) a Roberto Mastrosimone, storico leader della Fiom Cgil.

Termini Imerese, la Fiat e il sogno spezzato. I commenti

Sono centinaia i commenti pubblicati sulla pagina facebook di Blogsicilia. C’è chi accusa la politica di essere stata inerme e chi invece sostiene che alcune responsabilità vadano ricercate nel comportamento ostruzionistico dei sindacati. Oltre le polemiche, però, c’è anche chi ricorda quella stagione industriale con nostalgia.

Una vita per la Fiat

Ecco cosa scrive Antonino Delia: “Mio nonno lavorava per FIAT, mio padre lavorava per FIAT, alcuni dei miei zii lavoravano per FIAT io e mio marito stessi abbiamo lavorato per FIAT !!! La FIAT per me è un pezzo di vita… ricordo che da bambina mio padre ci portava al “Natale bimbi” dove pagliacci in giro per lo stabilimento ci regalavano caramelle e modellini FIAT prima di entrare a guardare il grande spettacolo circense che allestivano nel piazzale dello stabilimento … e alla fine tornavano a casa con dei regali meravigliosi! … la Fiat per me è un pezzo di vita… ho visto mio padre lasciar la nostra terra per correre dietro al lavoro e seguire il gruppo FIAT fuori dalla Sicilia, io stessa ho seguito le sue orme lavorando per il gruppo Fiat e trasferendomi a Torino, posso dire , avendo vissuto sulla mia pelle cosa vuol dire lavorare per FIAT che è stato un onore far parte di questo contesto..ma non nego che la delusione è tanta anzi tantissima nel vedere come il gruppo FIAT ha abbandonato a se stessi la sorte dello stabilimento di Termini imerese e di tutti i lavoratori e delle loro famiglie !!! Sarebbe un sogno meraviglioso se un giorno le porte di quello stabilimento riaprissero e le catene di montaggio cominciassero nuovamente a produrre”.

Abbandonare Termini Imerese è una vergogna

Dalla parte dei lavoratori ex Fiat si schiera Emanuele Modica Agnello: “Vergogna dopo che da una vita hanno avuto contributi dallo stato Italiano . Non comprerò mai più auto Fiat , che li vendono altrove dove hanno creato gli stabilimenti”.   C’è anche chi affronta il tema da un punto di vista sociologico, immaginando le conseguenze della chiusura del sito sul tessuto sociale di Termini Imerese.  Iolanda Morreale racconta che “In quel periodo lavoravo a Termini Imerese in una scuola proprio vicino allo stabilimento. Causa di questa chiusura sono diminuiti gli iscritti e la scuola ha rischiato un accorpamento o chiusura”.

Perchè lo Stato continua a foraggiare Stellantis?

Ed infine, tra i commenti c’è anche quello di  Giuseppe Sorano che fa notare come appena ” Ieri il governo ha stanziato nuovi finanziamenti al gruppo Stellantis per la transizione. Io gli stessi denari degli Italiani li avrei stanziati per ridare dignità a questo territorio. Mi pare che si intravedesse uno splendido mare, magari si potrebbero realizzare villaggi turistici”.