Duro colpo alla criminalità organizzata di Messina e nello specifico al clan Giostra dopo l’operazione antimafia condotta dai carbonieri e della squadra mobile della Città dello Stretto.

Stamani sono state notificate 23 ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali e altro, aggravati dalle modalità mafiose.

In carcere sono finiti in carcere: Luigi Tibia, 42 anni, Calogero Smiraglia, 43, Giuseppe Molonia, 27, Paolo Aloisio, 36, Teodoro Lisitano, 46 anni, Vincenzo Misa, 31, Antonio Musolino, 38, Massimo Bruno, 36, Roberto Lecca, 37 anni, Eduardo detto Aldo Morgante, 58, Luciano De Leo, 36, Paolo Mercurio, 23 anni, Giuseppe Schepis, 38, Santi De Leo, 38 anni, Francesco Gigliarano , 42, Francesco Forestiere, 41, Carmelo Salvo, 43, Carmelo Rosario Raspante, 56 anni e Antonino Agatino Epaminonda di 48 anni.

Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: Maddalena Cuscinà, 39 anni, Antonino D’Arrigo, 36 e Pietro Gugliotta di 54 anni. Infine, obbligo di firma Giovanni Bonanno di 49 anni.

Le ordinanze, emesse dal Gip di Messina, Monica Marino, su richiesta del Procuratore della Repubblica, Guido Lo Forte, e dei Sostituti Procuratori Maria Pellegrino, Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, sono state notificate a Messina e nelle province di Catania, Enna, Mantova e Cagliari.

Uno degli indagati risulta irreperibile.